"Atroci, disumane e inspiegabili persecuzioni" contro i cristiani sono "ancora oggi presenti in tante parti del mondo" e "spesso sotto gli occhi e nel silenzio di tutti". E' quanto denuncia Papa Francesco, all'inizio dell'omelia durante la messa celebrata nella Basilica Vaticana, in occasione della festività dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.
Papa Francesco indica come esemplare "il coraggio degli apostoli e della prima comunità cristiana; il coraggio di portare avanti l'opera di evangelizzazione, senza timore della morte e del martirio, nel contesto sociale di un impero pagano. Venerare la loro vita cristiana per noi credenti di oggi è un forte richiamo alla preghiera, alla fede e alla testimonianza".
Riflette quindi il Papa: "Quante forze, lungo la Storia, hanno cercato e cercano di annientare la Chiesa, sia dall'esterno sia dall'interno! Ma vengono tutte annientate e la Chiesa rimane viva e feconda, rimane inspiegabilmente salda".
Infatti, osserva Francesco, "sono passati regni, popoli, culture, nazioni, ideologie, potenze, ma la Chiesa fondata su Cristo, nonostante le tante tempeste e i molti peccati nostri, rimane fedele al deposito della fede nel servizio, perché - sottolinea il pontefice - la Chiesa non è del Papa, dei vescovi, dei preti e neppure dei fedeli, ma è solo e soltanto di Cristo".