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Estate

Tra calcio e beach volley in spiaggia è boom di lesioni: +20% crack a tendini e legamenti

03 luglio 2015 | 12.30
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Tra calcio e beach volley in spiaggia è boom di lesioni: +20% crack a tendini e legamenti

Non solo relax e abbronzatura, la spiaggia può essere anche teatro di infortuni e lesioni. Soprattutto quando la si vive in modo 'sportivo': tra beach volley e partite improvvisate sul bagnasciuga, è infatti boom di traumi e lesioni. A 'cedere' sono soprattutto tendini e legamenti del ginocchio.

A lanciare l'allarme è Giuseppe Monetti, docente di Medicina dello Sport all'università di Bologna: "In estate aumentano significativamente i cosiddetti 'traumi da spiaggia', ovvero quegli infortuni causati dallo sport praticato al mare, sul bagnasciuga, senza tenere conto delle particolari condizioni in cui si gioca. Si stima che durante il periodo estivo, distorsioni e rotture di legamenti e tendini aumentino addirittura del 20%".

Tra le attività più sottovalutate c'è il beach volley, praticato da moltissimi bagnanti in spiaggia. "Questo sport - spiega l'esperto - può causare problemi principalmente alle donne che, disponendo di una potenza legamentosa inferiore rispetto agli uomini, soffrono maggiormente di distorsioni e si infortunano con una percentuale maggiore, nonostante venga praticato in un numero maggiore da persone di sesso maschile".

Anche il calcio in spiaggia nasconde insidie da non trascurare, in particolare per il tendine rotuleo, zona delicatissima del ginocchio. "Il tendine rotuleo è diventato famoso ai tempi di Ronaldo, quando si infortunò – spiega Monetti – per assurdo, dopo il caso Ronaldo, c'è stato un incremento del gioco del calcio sulla spiaggia e, di conseguenza, un numero infinito di lesioni perché il blocco completo della sabbia, se non ti spacca la caviglia, ti rompe il ginocchio. Il tendine laterale tiene pochissimo ed è molto frequente. Tra l'altro si tratta di un infortunio molto peggiore rispetto a quello del crociato".

Cosa non fare assolutamente in caso di infortuni? "Innanzitutto bisogna evitare di provare a sollevare la persona a terra e nemmeno cercare di bloccargli l'articolazione. Piuttosto - spiega Monetti - è meglio fare una fasciatura con del ghiaccio in modo da non permettere all’ematoma di espandersi troppo".

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