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Scambiate in culla, a 26 anni l'incredibile scoperta grazie a Fb

21 luglio 2015 | 15.16
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Due storie incrociate. Due esistenze vissute una nella vita dell'altra. E' la vicenda di Antonella e Lorena, due ragazze nate a Canosa (Puglia), che solo a 26 anni hanno scoperto un'incredibile verità: le famiglie con cui erano cresciute non gli appartenevano. E tutto grazie a Facebook.

Infanzia difficile per entrambe, fatta di abbandoni e rapporti difficile con le rispettive famiglie. La verità è saltata fuori per caso grazie a Facebook - si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno - quando una foto trovata nel 2012 ha fatto notare somiglianze incrociate, la coincidenza nella nascita, 22 giugno del 1989, e infine il test del Dna. Antonella e la sua famiglia naturale hanno chiesto alla Regione 9 milioni di risarcimento, tra i più alti mai chiesti per uno scambio in culla.

RISARCIMENTO - Oltre alla richiesta di risarcimento danni da 9 milioni di euro proposta contro la Regione Puglia e in corso al Tribunale di Trani, c'è anche una seconda richiesta di risarcimento danni del valore di 5 milioni di euro in corso dinanzi al Tribunale di Bari. A chiedere i danni alla Asl Bari è stata l'altra protagonista della vicenda. La prima udienza del procedimento che si sta celebrando dinanzi al giudice Valeria Spagnoletti, si è tenuta lo scorso 29 aprile.

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