Il Presidente della Rap, l'azienda comunale di Palermo che si occupa della raccolta dei rifiuti, Sergio Marino, in questi giorni nell'occhio del ciclone per la nuova emergenza immondizia, "è e resterà al suo posto". Parola del sindaco Leoluca Orlando che difende il massimo vertice dell'azienda, ma che non risparmia stoccate ai dirigenti: "Spero che la prossima settimana arrivino già i primi licenziamenti", dice in un'intervista all'Adnkronos. Il tutto a poche ore dall'approvazione della riduzione della tassa sui rifiuti decisa nella tarda serata di ieri dal Consiglio comunale di Palermo. "L'abbassamento delle tasse - spiega Orlando - è un fatto molto importante perché serve a mandare un messaggio: che il problema della Rap non è più un problema economico ma di funzionalità dell'azienda".
"Avere abbassato la Tari in questo momento è un atto di rispetto nei confronti dei sacrifici dei palermitani - spiega Orlando - ma è anche un modo chiaro per dire a chi pensa di chiedere o mantenere privilegi, come accadeva in passato portando a fallimento l'Amia, che è bene che se lo levi dalla testa". E alla domanda sul perché ci siano ancora dei cumuli di immondizia per strada, nonostante i recenti investimenti, Orlando risponde a testa basa: "perché c'è una resistenza al cambiamento attivato dal Presidente della Rap, Sergio Marino. C'è resistenza sul fatto che questo Cda ricorre solo a gare pubbliche e non a gare private da affidare agli amici degli amici, c'è resistenza a licenziare quei dirigenti, assunti con un rapporto fiduciario, che non portano risultati a casa. E aggiungo: mi auguro che la prossima settimana inizino i primi licenziamenti dei dirigenti della Rap".
"C'è una resistenza anche rispetto al fatto che questo Cda della Rap ha bloccato furti per 700 mila euro di carburante e c'è resistenza perché l'azienda ha fatto oltre 1.100 ammonimenti e licenziato 17 dipendenti", accusa ancora Leoluca Orlando. E attacca i dirigenti sindacali che nei giorni scorsi lo hanno criticato: "Ci sono alcuni operatori sindacali che pubblicamente denunciano di mettere in ginocchio la città e poi mi chiedono un incontro riservato, per chiedere la conservazione dei privilegi - denuncia il sindaco - dico a loro che se vogliono incontrarmi non ho cosa dire. La difesa dei dipendenti, che sono persone oneste, non la si fa mantenendo sacche di privilegi. Mi sono scocciato di sentire dirigenti sindacali che dicono che attacco i dipendenti. Non è vero, io attacco i dipendenti infedeli o che non raccolgono tutti i cassonetti".
