Lavagne digitali, banchi con touchscreen, occhialini 3D: apre a Cagliari la scuola del futuro. Sul modello di istituti diffusi nel Nord Europa, ad esempio a Stoccolma, la struttura propone un sistema didattico 'hi-tech'.
La scuola è paritaria e si chiama 'Up School'. Parte - si legge su Wired - dal paradossale presupposto che i bambini di oggi adoperano la tecnologia già da molto piccoli ma la scuola non riesce ad essere al passo coi tempi.
" Vogliamo proporre è uno spazio progettato su misura per le esigenze dei bambini - dice Alberto Melis, giovane imprenditore sardo capo della scuola - dotato di tutti gli strumenti tecnologici necessari per garantire un apprendimento completo e contemporaneo".
Up School elimina il concetto tradizionale di classe, sostituendolo con laboratori in cui i bambini non solo imparano ma si svagano e si riposano. Un immenso spazio ricreativo, tecnologicamente avanzato: un tavolo con touchscreen sostituisce mappamondo e cartina, proiettori dotati di sensori e telecamere che rilevano i movimenti dei presenti, proiettore 3D con set di occhialini che permette di ammirare il corpo umano e tanto altro.
Nella nuova idea di classe, i bambini non sono aggregati per età ma le classi sono miste e ogni studente è dotato di una spilletta bluetooth a bassa frequenza per controllarne i movimenti così da permettere ai professori di redigere un report mensile sulle ore trascorse a scuola.
"La sfida è notevole, ma siamo orgogliosi del nostro progetto e della nostra idea di scuola nuova e moderna, attenta ai cambiamenti del mondo e della società – conclude Melis -. Per il momento iniziamo con le elementari, ma nei nostri pensieri ci sono già anche medie e superiori".