Il procuratore sui risultati delle analisi sul corpo del 19enne deceduto in Salento
Non c'entrano le droghe né l'alcool con la morte di Lorenzo Toma, il giovane di 19 anni, deceduto domenica mattina nella discoteca 'Guendalina' di Santa Cesarea Terme. "Dall'esito degli accertamenti chimico-tossicologici sui liquidi biologici prelevati durante l'autopsia è risultata l'assoluta assenza di qualsiasi sostanza stupefacente o psicotropa che possa avere inciso", spiega il procuratore capo di Lecce, Cataldo Motta.
"E' confermato - aggiunge - che la causa della morte è quella naturale dovuta alla cardiomiopatia ostruttiva (ipertrofica ndr) della quale era affetto per malformazione genetica".
Per quanto riguarda l'assunzione eventuale di alcool, il procuratore Motta precisa che "in astratto avrebbe potuto incidere solo nel caso di coma etilico" ma il ragazzo non era in coma etilico. Il danno si verifica nei casi di assunzione massiccia di alcool, continua. Su quel tipo di patologia avrebbe potuto incidere negativamente l'assunzione di sostanze eccitanti, come cocaina o metamfetamine, ma l'alcool non è tale.