'Hai più successo di quanto pensi', ecco l'esperimento sociale che commuove /Video

Quanto pensi sia da considerarsi 'di successo' la tua vita? E quale percezione credi abbiano gli altri di te? Per nessuno è davvero facile rispondere e quasi mai, soprattutto per chi ha problemi di autostima, le sensazioni provate corrispondono alla realtà dei fatti. Su queste premesse si fonda il commovente esperimento sociale realizzato dalla A+, organizzazione fondata da Ashton Kutcher nata con lo scopo di rendere virali storie e notizie per ispirare un cambiamento positivo nel mondo.

L'idea è semplice: ai partecipanti viene chiesto di dare un voto da 1 a 10 al proprio successo personale, oltre a valutare quella che pensano sia la percezione di parenti, amori o amici della loro realizzazione. Poi, una volta ascoltate le ragioni di tutti, a votare sono proprio le persone più vicine ai protagonisti della clip. E niente, inutile dirlo, è come i partecipanti credono sia.

"E' facile pensare di non essere abbastanza", spiega la Strayer University, promotore dell'esperimento e di una petizione indirizzata all'editore del Dizionario inglese Merriam Webster per cambiare l'attuale definizione di 'successo'. "Tutti giudichiamo noi stessi troppo rigidamente e riflettiamo troppo criticamente sui nostri fallimenti. Nell'ottica di 'aspettarci di più' da noi stessi, ci soffermiamo solo sulle aree in cui dobbiamo migliorare, dando per scontati alcuni dei nostri risultati più importanti. Ma siamo molto meglio di come ci permettiamo di credere".

"Nel video - continua la Strayer University - conduciamo un esperimento sociale chiedendo alle persone di valutare il loro successo personale in una scala da uno a dieci. Nessuno dà a se stesso il giusto punteggio. Una madre, infatti, confessa di aver spostato l'attenzione lontana dal lavoro una volta nato il figlio. Un giovane uomo dice di essersi sentito ripetere innumerevoli volte di non avere quello che serve per raggiungere il successo. Ha valutato il suo successo personale di conseguenza. Ma quando abbiamo girato la domanda ai loro cari, i punteggi hanno raccontato una storia diversa".