Maltempo: bufera in Sardegna, chiusa tratta ferroviaria e divelta linea elettrica

Improvvisa ondata di maltempo in Sardegna, in particolare nel Medio Campidano, con una bomba d’acqua che, in 10 minuti, ha riversato un'enorme quantità d’acqua. Una vera e propria bufera con un fortissimo vento di maestrale, accompagnato da grandine, che ha sradicato alberi e cartelli stradali, arrivando persino a trascinare balle di foraggio pesanti oltre 25 chili sulla linea ferrovia tra Pabillonis (Medio Campidano) e Uras (Pr), che è stata chiusa verso le 18,45 per la presenza sui binari di rami, alberi e detriti fangosi. Rfi sta provvedendo al trasporto dei passeggeri verso Oristano e San Gavino con autobus sostitutivi.

Divelto un traliccio della linea elettrica ad alta tensione (150mila volts) tra Guspini e Pabillonis, dove si registrano i danni maggiori. Numerosi gli interventi di soccorso di carabinieri, protezione civile e vigili del fuoco.

I centralini dei vigili del fuoco di Cagliari e Oristano hanno ricevuto numerose chiamate d’aiuto, ingenti i danni alle campagne e alcune aziende agricole, dove sono stati scoperchiati alcuni capannoni. Disagi anche in Marmilla, a Barumini, e Las Plassas per allagamenti.

La Regione: subito conta danni - “Ci attiveremo da subito, attraverso le Agenzie agricole regionali, per fare i sopralluoghi e una stima dei danni alle colture e alle aziende agricole colpite dai temporali e dalle grandinate di questo pomeriggio nei diversi territori della Sardegna e in particolare nella fascia centro-occidentale dell’Isola”. Questo il primo commento dell’assessore dell’Agricoltura della Regione Sardegna, Elisabetta Falchi.

“Sono numerose le segnalazioni che ci stanno arrivando in queste ore e ci auguriamo che l’allarme generato oggi, a caldo, sia smentito nei prossimi giorni dai rilievi sul campo. Come assessorato – ha concluso l’esponente della Giunta Pigliaru – siamo vicini ai nostri agricoltori che potranno contare, per quanto ci compete, sulla più ampia collaborazione delle strutture e del personale dei nostri uffici nel sollecitare anche il governo e le istituzioni europee competenti”.