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Animali: in Alto Adige autorizzata la caccia alle marmotte, polemiche

09 settembre 2015 | 19.01
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(Infophoto)
(Infophoto)

L’assessore provinciale all’agricoltura dell'Alto Adige, Arnold Schuler (Svp), ha firmato oggi il decreto riguardante l’autorizzazione dell’abbattimento di marmotte. Un'iniziativa che viene contestata dal mondo animalista. In Svizzera ed Austria la caccia alle marmotte è consentita, mentre in Italia sono classificate tra le specie protette.

I danni causati dagli scavi e dai cunicoli delle marmotte rappresentano, secondo i vertici del settore agricolo provinciale, un pericolo per l’economia dell’alpeggio nonostante i contributi versati ai contadini per la loro rifusione, in quanto la carenza di manodopera e l’impossibilità di utilizzare i macchinari rendono non economica la loro cura e risistemazione.

In base a queste considerazioni e per evitare danni ingenti all’economia dell’alpeggio il decreto autorizza la caccia alle marmotte laddove siano stati registrati ‘’danni rilevanti nei prati da sfalcio, nelle loro vicinanze, nonché presso infrastrutture a rischio’’.

Attualmente in Alto Adige si stima che la popolazione di marmotte ammonti a circa 50.000 esemplari che risiedono su un’estensione di circa 75.000 ettari.

Nel 2015 sono stati denunciati danni ai prati da sfalcio causati dalle marmotte, nei quali i loro scavi e cunicoli hanno danneggiato almeno il 10% della superficie complessiva, in 210 località e 429 parcelle catastali.

Dura la reazione della Lav, Lega antivivisezione: ‘’Non possiamo più tollerare gli atteggiamenti ostruzionistici della Provincia totalmente ripiegata sulle richieste dei cacciatori, che si fa beffa delle leggi dello Stato, per questo motivo chiediamo al prefetto Margiacchi un intervento diretto per ripristinare lo Stato di diritto in Provincia di Bolzano’’, dichiara Eros Torbol, responsabile a Bolzano.

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