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Storace: "Marino non poteva donare il sangue". Il sindaco: "Lo querelo, ho fatto tutti i test"

11 settembre 2015 | 16.01
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Storace:

Dopo che il sindaco di Roma Ignazio Marino si è recato ieri mattina all'ospedale Sant'Andrea per donare il sangue, oggi Francesco Storace ha telefonato al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per chiedere di far verificare la procedura seguita. La vicenda, informa l'ufficio stampa del vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio è ricostruita oggi dal Giornale d'Italia online.

Per Storace “il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ne ha combinata un'altra delle sue - dichiara in una nota - questa volta difficilmente digeribile sul piano etico. Ieri mattina, di buon'ora, si è presentato all'ospedale Sant'Andrea per donare sangue. Un sangue che non poteva di fatto donare e che non salverà nessuna vita". "Il sangue del sindaco - spiega Storace - è inservibile e Marino ha trasmesso il messaggio che le norme a presidio di una pratica sanitaria che ha necessità di comportamenti adeguati possono contare quanto un fico secco. Bastava visitare il sito dell'Avis. Avrebbe trovato una circolare molto chiara: 'La sospensione (della donazione di sangue) è applicata per 28 giorni durante tutto l'anno per i donatori che abbiano soggiornato negli Usa e in Canada'. Il centro nazionale sangue ha pubblicato questa circolare anche sul sito del Ministero della Salute. Le regioni ne sono in possesso. Questa mattina è stata sufficiente una telefonata al centro trasfusionale del Sant’Andrea, lo stesso dove si è recato Marino, per confermare: chi rientra dagli Stati Uniti deve precauzionalmente sospendere, causa Virus del Nilo Occidentale, le donazioni di sangue per 28 giorni - aggiunge - In alternativa, potrebbe donare al Policlinico Umberto I, unico autorizzato ad effettuare un test di controllo. Terza chance: donare anche al Sant’Andrea che, però, dovrà 'girare' la provetta per il test sempre all’Umberto I con ovvio aggravio di costi per la sanità pubblica".

Il sindaco di Roma dal canto suo annuncia una querela nei confronti del consigliere regionale del Lazio. “Prima di donare il sangue ieri all’Ospedale Sant’Andrea mi sono regolarmente sottoposto a tutti gli esami specifici richiesti dalla legge nazionale e dalle norme in vigore nella Regione Lazio per i donatori. "Naturalmente anche alle verifiche previste per coloro che nei 30 giorni precedenti alla donazione sono stati in Paesi esteri.

Prima di donare il sangue ieri all’Ospedale Sant’Andrea mi sono regolarmente sottoposto a tutti gli esami specifici...

Posted by Ignazio Marino on Venerdì 11 settembre 2015

"Da medico e donatore, oltre che da sindaco, trovo oltraggioso che qualcuno voglia speculare sul mio gesto teso a sensibilizzare i cittadini a donare, vista anche la carenza di circa 30mila sacche in città ogni anno" sottolinea Marino. "Sarà mia cura querelare il consigliere regionale Francesco Storace che ha definito ‘un inganno e un abuso’ la mia donazione e gli organi di stampa che daranno spazio a questa notizia diffamante oltre che inesatta - continua Marino - Invito tutti coloro che stanno sterilmente polemizzando su questa vicenda a fare l’unica cosa possibile: andare a donare il sangue". "A cominciare da Francesco Storace (che dovrebbe forse conoscere il problema della mancanza di donatori, essendo stato ministro della Salute oltre che presidente della Regione Lazio) - conclude il sindaco - augurandomi che venga giudicato idoneo, anche se per il mio occhio clinico presenta profili di rischio che possono precludere una donazione. La visita medica gli sarà comunque molto utile”.

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