"Per le parole di monsignor Charamsa provo più pena che sorpresa. Soprattutto per il momento che ha scelto". A dirlo, in un'intervista al 'Corriere della Sera', è il cardinale Camillo Ruini, dopo il coming out di monsignor Krzysztof Charamsa, il teologo ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede.
In merito all'astinenza dalla vita d'amore, che secondo monsignor Charamsa sarebbe "disumana", Ruini risponde: "Come prete ho anch'io l'obbligo di tale astinenza e in più di sessant'anni non mi sono mai sentito disumanizzato, e nemmeno privo di una vita di amore, che è qualcosa di molto più grande dell'esercizio della sessualità".
Riguardo la presunta esistenza di una lobby gay all'interno del Vaticano, il cardinale afferma: "Si sentono molte chiacchiere in merito. Se sono vere, è una cosa triste, sulla quale bisogna fare pulizia. Personalmente però non ho elementi per parlare di lobby gay, e non vorrei calunniare persone innocenti".