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Musica: partiti 'in coro' (tranne M5S), sì a bonus per acquisto strumenti

11 ottobre 2015 | 14.39
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studenti del Conservatorio
studenti del Conservatorio

Solo il Movimento 5 Stelle è fuori dal coro o meglio, è il caso di dire, dall'orchestra: alla Camera tutti gli altri gruppi hanno sottoscritto (120 le firme) la proposta di legge del deputato di Area popolare Raffaello Vignali per un contributo una tantum di 2mila euro destinato all'acquisto di strumenti musicali nuovi per gli studenti del conservatorio.

Un aiuto contro la crisi che ha messo in difficoltà le famiglie degli aspiranti orchestrali: gli strumenti di buona fattura, come quelli richiesti dai conservatori, sono cari e non tutti possono permetterseli. Ma c'è anche un secondo obiettivo: ridare fiato alle imprese, nella maggior parte dei casi artigianali, di strumenti musicali, che non possono supplire la carenza di commesse interne con quelle del mercato europeo ed internazionale.

A beneficiare del sostegno economico saranno gli studenti dei conservatori del precedente ordinamento e quelli della laurea di primo livello iscritti ad un corso di strumento, mentre restano esclusi gli studenti di materie come canto, direzione, composizione, quelli dei corsi pre-accademici e di specializzazione, che non prevedono esercitazioni con uno strumento musicale. Con un certificato che attesta l'iscrizione al conservatorio si acquista lo strumento. Il rivenditore anticipa il contributo sotto forma di sconto per poi recuperare la somma come credito d'imposta.

41 milioni di euro il costo per le casse dello Stato

Il provvedimento riguarda una platea di studenti del conservatorio calcolata in poco più di 20mila persone. Questo significa che per le casse dello Stato l'esborso sarebbe di 41 milioni e 380mila euro. L'intervento, spiega il primo firmatario della proposta di legge, "si configura come sostegno alle famiglie, non come un finanziamento ai produttori o rivenditori di strumenti musicali. Non può quindi essere definito un aiuto di Stato".

La musica, sottolinea Vignali, "fa parte a pieno titolo dello straordinario patrimonio culturale dell'Italia. La grande tradizione compositiva ed esecutiva del nostro Paese viene mantenuta viva in particolare attraverso l'attività dei conservatori di musica".

"A fianco della tradizione musicale in senso proprio -insiste l'esponente di Ap- sono nate nei secoli numerosissime attività artigianali e industriali, che in alcuni casi costituiscono eccellenze mondiali. Basti pensare alla grande tradizione della liuteria degli strumenti ad arco a Cremona o della fisarmonica nelle Marche, solo per citare due di queste eccellenze".

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