Le 'aperture' del Sinodo dei vescovi sulla famiglia in materia di comunione ai divorziati risposati fanno sentire Pippo Baudo "sollevato" e "molto felice". Il noto conduttore televisivo, fervente cattolico divorziato due volte ha sofferto molto negli anni per "l'esclusione" dal sacramento della comunione.
"Si tratta certamente di un'apertura da parte della Chiesa - afferma all'Adnkronos Baudo - e anche se lo scarto di voti sulla questione della comunione ai divorziati risposati è stato minimo, bisogna ringraziare Bergoglio per la battaglia durissima che ha dovuto condurre per arrivare a queste aperture. A dimostrazione che la Chiesa non è un corpo unico. Ora mi sento sollevato, dopo tanta sofferenza, per l'apertura".
Il Sinodo ha suggerito la strada del "discernimento" per i divorziati risposati e si dovrà decidere caso per caso. "Si tratta di piccoli passi che poi diventano chilometri - osserva il conduttore televisivo -. Alla prima occasione parlerò con l'offfciante della messa per chiedere di poter ricevere l'ostia".
Baudo riflette anche sul clima che ha accompagnato le tre settimane di lavori sinodali. "E' sotto gli occhi di tutti - dice - che il Sinodo è stato bersagliato da una serie di attacchi. C'è stata la lettera di alcuni cardinali, smentita da alcuni. Poi l'episodio ignominioso riferito alla sua salute nel tentativo di indebolire il Papa. Lui ha resistito con forza. Lo dobbiamo ringraziare".
