Il governo Usa sta cercando di convincere la Apple a sbloccare un iPhone sequestrato per ottenere l'accesso ai dati criptati. Ma sebbene questo sia tecnicamente possibile, la Apple si è rifiutata per rispettare la privacy dei clienti. Tuttavia non sarebbe la prima volta che un iPhone viene sbloccato. La Apple lo avrebbe fatto già 70 volte.
Il software per cui è iniziata la disputa è l'iPhone 5 di un uomo indagato per traffico di droga. L'iPhone in questione usa iOS 7, che può ancora essere decriptato. Da iOS 8 in poi non è più possibile. Il Dipartimento di Giustizia ritiene che i dati criptati potrebbero fornire le prove per risolvere il caso. "Forzare la Apple a sbloccare i dati - è la risposta dell'azienda statunitense - minaccerebbe la fiducia tra la Apple e i clienti e rovinerebbe la reputazione del brand".
La strategia del governo è quella di forzare la Apple a sbloccare l'iPhone. Ha dichiarato infatti che i software non appartengono a chi li acquista ma a chi li produce. Secondo questa logica, ogni apparecchio elettronico dovrebbe essere sbloccato, decriptato e accessibile al controllo del governo.
Il caso è in sospeso. Secondo Motherboard, il giudice Orenstein non sarebbe d'accordo con il fatto che la Apple sia obbligata ad assecondare il governo per via della proprietà dei software. Ma d'altro canto non si spiega il motivo di tale rifiuto, dal momento che la Apple ha dato il via libera già altre 70 volte.
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