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Salute: a Milano acqua più sicura e più vicina a esigenze territorio

30 novembre 2015 | 15.38
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Salute: a Milano acqua più sicura e più vicina a esigenze territorio

Novità in arrivo per la gestione dell'acqua potabile a Milano. Il Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana del capoluogo lombardo, sarà infatti il primo in Italia ad adottare il Water Safety Plan (Wsp), in accordo con l'Istituto superiore di sanità. Il Wsp ridefinisce il modello del controllo dell'acqua potabile, basato finora sulla sorveglianza di segmenti circoscritti del sistema-acquedotto (prelievo, trattamento, distribuzione) e sul monitoraggio a campione dell'acqua distribuita in rete, trasformandolo in un sistema globale di gestione del rischio esteso all'intera filiera idrica dalla captazione al punto di utenza finale, spiega una nota.

Nella pratica il Wsp consentirà a Cap di decidere, insieme alle Asl e alle altre autorità competenti, quali parametri monitorare in relazione ai rischi realmente presenti sul territorio. Sarà quindi possibile scegliere di aumentare o ridurre la frequenza dei campionamenti nelle zone di approvvigionamento, nonché estendere la lista di sostanze da monitorare in caso di preoccupazioni per la salute pubblica, coinvolgendo in modo attivo anche i Comuni e gli altri stakeholder. Una sorta di sistema 'personalizzato' per ogni territorio che l'ente gestore implementerà nei prossimi 2 anni con la consulenza dell'Istituto superiore di sanità.

La flessibilità nel monitoraggio dei parametri e nella frequenza di campionamento è inquadrata in una serie di requisiti da rispettare, per assicurare la protezione della salute dei cittadini. Ciò consentirà di ridurre drasticamente le possibilità di contaminazione delle acque captate e di attenuare o rimuovere la presenza di fattori di rischio chimico e microbiologico attraverso trattamenti delle acque adeguatamente progettati, eseguiti e controllati e, infine, di prevenire eventuali ri-contaminazioni in fase di stoccaggio e distribuzione dell'acqua fino al punto di consegna, assicura una nota.

"Gruppo Cap ha fatto dell'innovazione e della sicurezza dell'acqua potabile un suo elemento distintivo - spiega Alessandro Russo, presidente di Gruppo Cap - Per questo non solo abbiamo contribuito concretamente alla discussione europea che ha portato alla revisione della Drinking Water Directive, ma vogliamo essere i primi a compiere questa vera e propria rivoluzione della sicurezza dell'acqua che esce dai nostri rubinetti".

Per il numero 1 di Cap "il passaggio al Wsp significa per il Gruppo un investimento importante in innovazione tecnologica, in ricerca e sviluppo della conoscenza, per garantire un'acqua ancora più di qualità, sulla quale i controlli non sono solo puntuali e continui, come avviene già adesso, ma anche ritagliati sulle caratteristiche della nostra falda e del nostro territorio, anche grazie al dialogo con i Comuni e con i cittadini". Wsp sarà anche oggetto di un convegno internazionale promosso da Gruppo Cap, con il patrocinio dell'Istituto superiore di sanità, che si terrà a Milano il 15 gennaio 2016 e che vedrà la presenza dei massimi esperti mondiali di acqua potabile a uso umano.

"In pratica, per ogni sistema acquedottistico vengono valutati in ogni fase i possibili pericoli che possono compromettere la sicurezza dell'acqua, stimandone il rischio e il possibile impatto sulla salute e, soprattutto, ridefinendo le misure per evitare pericoli - afferma Luca Lucentini, ricercatore dell'Iss - Il risultato è un sistema sotto controllo e una elevata qualità dell'acqua fornita nel tempo, garantita da evidenze misurabili. Certamente, data la sua portata innovativa, le esperienze del progetto andranno a contribuire alle azioni di prevenzione in tema di acqua e salute coordinate dal ministero della Salute e condotte da molte Regioni e Province autonome, fornendo anche elementi di conoscenza originali da condividere in ambito europeo ed Oms".

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