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Milano: colpisce a morte uomo per dimostrare bravura arti marziali

14 dicembre 2015 | 14.04
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Aveva colpito a morte un uomo raccontando di essersi dovuto difendere da una aggressione, ma in realtà si trattava solo di una dimostrazione, di fronte agli amici, della sua bravura nella pratica delle arti marziali. La vicenda, accaduta la scorsa estate a Milano, si è conclusa con l'arresto di 24enne e la denuncia di altri due giovani per spaccio e per favoreggiamento.

I fatti risalgono alla tarda serata del 22 luglio scorso, quando un 33enne di origine nordafricana, senza fissa dimora, da otto anni in Italia e benvoluto dalla gente del quartiere che spesso gli affidava piccoli lavoretti in cambio di cibo, abiti o di altri oggetti per sopravvivere, ha incrociato sul suo cammino quattro giovani milanesi tra i 23 e i 24 anni, in via Arcangelo Corelli, fuori da una discoteca.

L'uomo stava camminando lungo la strada con in mano una bottiglietta d'acqua e quando ha tentato di oltrepassare il gruppo per proseguire il suo percorso, è stato affrontato dal 24enne che lo ha spintonato più volte togliendogli la bottiglietta dalle mani. Ne è nato un diverbio che dapprima sembrava essersi concluso, dal momento il giovane, convinto dagli amici a lasciar perdere, era tornato a sedersi sul muretto dove stavano trascorrendo la serata.

Poco dopo, però, il giovane, sotto l'effetto di alcool e droga, è tornato ad affrontare l'uomo sferrandogli prima un calcio e poi una gomitata al volto. La vittima è finita a terra battendo violentemente la testa a terra, rimanendo priva di conoscenza. Trasferito d'urgenza alla clinica Città Studi, l'uomo non si è mai ripreso dal coma e dopo una settimana di agonia è deceduto.

Agli agenti, intervenuti dal commissariato Lambrate, il giovane aveva raccontato di aver colpito l'uomo per difendersi da una aggressione. Versione sostenuta da uno dei suoi amici che aveva giustificato il gesto spiegando anche che l'amico aveva voluto difendere due ragazze presenti nel gruppo.

Le indagini, condotte anche attraverso le immagini delle telecamere presenti sul posto e una serie di intercettazioni telefoniche, hanno però dimostrato che quella sera delle due ragazze non vi era alcuna traccia e che il 24enne, che praticava a livello dilettantistico la lotta thailandese, aveva semplicemente voluto dare dimostrazione agli amici della sua bravura.

L'aggressore, incensurato, è stato quindi arrestato per omicidio preterintenzionale e ora si trova agli arresti domiciliari. Tra i suoi amici, alcuni dei quali con precedenti, due sono indagati, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento personale.

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