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Caso Cucchi, Pg Cassazione: "Va annullata l'assoluzione dei 5 medici"

15 dicembre 2015 | 14.12
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(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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Devono essere annullate le assoluzioni accordate ai cinque medici dell'ospedale Pertini di Roma dove Stefano Cucchi morì nel 2009. Devono invece essere convalidate le assoluzioni ai tre agenti di Polizia penitenziaria. Sono in sostanza queste le richieste che il sostituto procuratore generale della Cassazione, Nello Rossi, ha formulato ai giudici della V Sezione penale chiamati a decidere se convalidare la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Roma del 31 ottobre 2014 che aveva assolto tutti gli imputati per la morte del geometra romano di 31 anni arrestato il 15 ottobre 2009 e deceduto una settimana dopo all'ospedale Pertini.

In sostanza, il pg Rossi ha chiesto un parziale accoglimento del ricorso della Procura di Roma mentre ha chiesto il rigetto dei ricorsi presentati dai famigliari di Stefano Cucchi che ricorrevano contro le assoluzioni accordate ai tre agenti di Polizia penitenziaria Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici. Per quanto riguarda la posizione dei tre agenti, il pg Rossi ha evidenziato che bisogna prendere atto che "gli accertamenti compiuti sui tre agenti non hanno portato a trovare responsabilità". L'invito della pubblica accusa di piazza Cavour è stato a non mettere "una pietra tombale sulle cause della morte di Cucchi, persona morta in un ospedale pubblico che è stata violata nella dignità".

La Procura generale della Cassazione attraverso le parole di Rossi ha espresso un giudizio positivo sulla nuova inchiesta della Procura di Roma che, venerdì scorso a distanza di sei anni dai fatti, ha fatto richiesta di incidente probatorio nei confronti di alcuni carabinieri chiedendo al gip una nuova perizia medico-legale sulle lesioni patite da Cucchi subito dopo l'arresto.

Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Nello Rossi, nella sua requisitoria davanti alla V Sezione penale dove è in corso il processo Cucchi, ha auspicato che "i nuovi accertamenti" disposti dalla Procura di Roma possano "fare luce sui tanti punti oscuri della vicenda Cucchi". "Non c'è dubbio - ha detto Rossi - che le violenze a Stefano Cucchi siano avvenute mentre lui era a disposizione delle autorità. Questi comportamenti di violenza vanno ricercati a approfonditi in ogni modo".

I giudici della quinta sezione penale della Cassazione presieduti da Piero Savani si sono ritirati in camera di consiglio per decidere sul caso di Stefano Cucchi. Il verdetto dovrebbe arrivare nelle prossime ore anche se il presidente non ha escluso la possibilità di far slittare la sentenza a venerdì prossimo.

I familiari di Cucchi hanno rinunciato al ricorso in Cassazione nel processo per la morte di Stefano. Lo ha annunciato il loro legale Fabio Anselmo, spiegando che la rinuncia al ricorso è in sostanza determinata da quanto sta emergendo nella nuova inchiesta della Procura di Roma di venerdì scorso. Si ricorda che la famiglia di Stefano Cucchi ricorreva in Cassazione soltanto nei confronti dei tre agenti di polizia penitenziaria in quanto con i medici è già avvenuta una transazione.

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