cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 14:25
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Carceri

"Cous cous, piatto ecumenico di pace". La Mantia insieme ai detenuti di Opera per Natale

21 dicembre 2015 | 17.17
LETTURA: 4 minuti

Filippo La Mantia (Infophoto) - INFOPHOTO
Filippo La Mantia (Infophoto) - INFOPHOTO

Da Rebibbia ad Opera, le carceri aprono le porte al cibo d'autore "per un pranzo d’amore" dedicato a tanti detenuti e ai loro familiari. "Per me è un onore cucinare insieme a una brigata del tutto speciale, quella formata in loco con cuochi detenuti, non solo italiani: dopodomani ad Opera il pranzo natalizio sarà all'insegna della pace". A dirlo all'Adnkronos è lo chef Filippo La Mantia, che si accinge a vivere una nuova esperienza per Natale, questa volta nel carcere di Opera, dove il 23 dicembre attraverso il cibo cercherà di portare a centinaia di detenuti e detenute "un po' di aria familiare".

Sono 15 anni che lo chef siciliano abbraccia iniziative simili a Natale. In coincidenza dell'apertura dell'anno giubilare, quest'anno l'esperienza assume un significato in più. E La Mantia propone il cous cous come piatto "ecumenico della pace". "Il cous cous, materia prima che si presta a tantissimi utilizzi, nasce da un concetto di preghiera: le donne del Maghreb mentre preparano il cous cous pregano. A mio parere ha una valenza religiosa incredibile: fa comunicare il mondo cristiano con quello islamico, unisce, è simbolo di pace", dice La Mantia raccontando l'esperienza recente durante una manifestazione a San Vito lo Capo, in Sicilia, di un israeliano e un palestinese che hanno cucinato insieme il cous cous.

Ad Opera saranno in 320 tra detenuti e familiari (un'ottantina) a partecipare all'iniziativa 'L’ALTrA cucina… per un pranzo d’amore', promossa da Prison Fellowship Italia Onlus in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Santo per offrire a chi vive dietro alle sbarre un pranzo natalizio preparato da chef 'stellati' e servito da testimonial d’eccezione del mondo ecclesiale, dello spettacolo, della musica, del cinema, della televisione e del teatro.

"La mia cucina è siciliana ma gli altri detenuti cuochi, provenienti da paesi diversi, che saranno in cucina con me, prepareranno quel che di tradizionale portavano in tavola durante le feste. E' mia intenzione fargli passare più tempo possibile in cucina, perché questo è un momento di condivisione e di scambio", aggiunge La Mantia.

Non solo Opera, ma anche altre carceri d'Italia e tanti altri chef: sarà Heinz Beck a cucinare per 340 detenute della Casa Circondariale femminile di Rebibbia; nella Casa circondariale Sant’Anna di Modena Carmine Giovinazzo, campione di MasterChef, per 40 detenute e 300 detenuti; nell’Istituto Penale Maschile e Femminile per Minorenni di Casal del Marmo Marco Moroni si occuperà del pranzo per i 70 detenuti divisi in tre sezioni, due maschili e una femminile. A Palermo, nella Casa Circondariale Pagliarelli, 49 detenute potranno festeggiare insieme ai familiari (160 persone) grazie a Giampiero Colli.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza