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Lo studio

L'empatia verso gli sconosciuti si impara e si 'diffonde'

21 dicembre 2015 | 21.18
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(Infophoto)
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Possiamo imparare a entrare in empatia con gli estranei, e anche trasmetterla a chi ci circonda. Ad aiutarci sono le esperienze positive che possono crearsi con persone che non conosciamo, ha verificato un team di ricercatori dell'università di Zurigo: le interazioni piacevoli innescano un effetto di apprendimento del cervello, che aumenta proprio l'empatia. Come rivelano gli esperti, basta una manciata di sensazioni benevole per aumentare in maniera sufficiente l'empatia e per diffonderla anche ad altri nostri simili.

I conflitti tra persone di diverse nazionalità e culture spesso derivano da una mancanza di empatia o compassione per lo 'straniero', ricordano gli autori. Una maggiore empatia per i membri di altri gruppi sociali può dunque favorire la convivenza pacifica. Lo studio condotto dall'ateneo svizzero ha esaminato se l'empatia verso gli estranei possa essere aumentata attraverso esperienze positive con gli altri, che influenzano le risposte cerebrali empatiche.

Lo psicologo e neuroscienziato Grit Hein ha collaborato con Philippe Tobler, Jan Engelmann e Marius Vollberg per misurare l'attivazione cerebrale nei partecipanti allo studio che avevano avuto esperienze positive con un membro del loro gruppo o di un altro gruppo. In particolare, l'esperimento consisteva nel ricevere delle scosse elettriche dolorose sul dorso della mano, che potevano essere 'risparmiate' ai volontari attraverso un gesto di offerta da parte di un altro concorrente.

Ebbene, all'osservazione dell'attivazione cerebrale è emerso che bastavano poche esperienze positive con un membro del gruppo 'straniero' per portare a un aumento significativo delle risposte empatiche neuronali del cervello. Non solo. "I risultati rivelano che le esperienze positive con un estraneo vengono trasferite ad altri membri del gruppo", dice Hein.

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