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Sassari, 80enne uccisa in casa con vaso di cristallo: il nipote confessa

16 gennaio 2016 | 08.26
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Chiuso in neppure 24 ore il caso dell'omicidio di Bonaria Sanna, l'80enne uccisa in casa sua, in via Torres, nel quartiere di San Giuseppe a Sassari, dal nipote convivente, Salvatore Usai, di 35 anni. L'uomo è crollato nel corso della notte sotto la pressione dell'interrogatorio dei poliziotti della mobile e dei magistrati della procura sassarese.

E' stato il suo racconto a non convincere da subito gli inquirenti e i numerosi elementi discrepanti raccolti nell'immediato dal personale del 118, chiamati da lui stesso alle 13. Sotto la pressione dell'interrogatorio e davanti all'evidenza dei fatti, Usai ha reso piena confessione, raccontando, assistito dal suo avvocato Maurizio Serra, di aver avuto un litigio (l'ennesimo) con la zia perché lei gli aveva negato i soldi delle sigarette e lo aveva accusato di essere un "buono a nulla".

Lui d'istinto ha afferrato un pesante vaso di cristallo e l'ha usato come una clava, spezzando il cranio della zia. A quel punto ha tentato di cancellare le tracce con dei panni, si è cambiato i vestiti ed ha gettato tutto, vaso compreso, dentro un cassonetto dell'immondizia.

Dopo la formulazione dell'accusa ha accompagnato i poliziotti a recuperare l'arma del delitto, gli stracci e gli abiti, indicando dove li aveva gettati. Usai è stato portato nel carcere di Sassari-Bancali. Sarà l'autopsia, che verrà effettuata lunedì, a stabilire le esatte cause del decesso della donna.

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