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Pordenone, 12enne si lancia dal balcone e accusa i compagni: "Adesso sarete contenti"

18 gennaio 2016 | 13.23
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Ci potrebbe essere un caso di bullismo dietro la tragedia verificatasi questa mattina a Pordenone, dove una dodicenne si è lanciata dal balcone della casa dove vive con i genitori. La ragazzina non è in pericolo di vita, ma il volo di circa sei metri le ha procurato lesioni gravi alla spina dorsale. Attualmente è ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva di Pordenone, ma i medici stanno valutando di trasferirla in un centro specializzato ad Udine. La Polizia, intervenuta sul posto dopo aver ricevuto la segnalazione dal 118, sta effettuando tutti i rilievi del caso. Le indagini si concentrano in particolare sugli sms, ricevuti dalla ragazzina sul telefonino, e altro materiale trovato in camera sua.

Sono state trovate due lettere: una indirizzata ai genitori e l'altra ai compagni di classe. Proprio i messaggi ritrovati dagli investigatori fanno ipotizzare che dietro al gesto vi sia qualche disagio in ambito scolastico. Sono in corso indagini e agenti si sono recati a scuola per verificare e accertare cosa possa essere accaduto per far giungere la minore a un gesto così disperato.

I possibili disagi in ambito scolastico emergerebbero non solo dalle lettere ma anche dalle parole riferite ai soccorritori. "Adesso sarete contenti", una delle frasi che, a quanto si apprende, la ragazzina avrebbe scritto riferendosi ai compagni.

"Questa mattina, a Pordenone, una studentessa di 12 anni si è lanciata dalla finestra della sua camera. Dalle due lettere lasciate e da quanto detto ai soccorritori lo avrebbe fatto perché vittima di bullismo. Non abbiamo notizie certe sulla sua salute e sulle ragioni che l'hanno spinta a un gesto così estremo, ma quel che sappiamo è sufficiente per riflettere su questo tema". E' quanto scrive il presidente del Senato, Pietro Grasso, su Facebook. "E' soprattutto a scuola -aggiunge - che dobbiamo creare una rete di protezione verso i ragazzi e le ragazze più fragili, formare e informare, spiegare a ogni studente quanti danni si possono fare con parole e comportamenti che sembrano innocui. Un contributo per combattere il fenomeno del bullismo, piccolo ma comunque rilevante, lo può dare anche il Parlamento".

"In particolare - ricorda - il Senato ha approvato a maggio scorso, con il sostegno di tutti i gruppi parlamentari, un disegno di legge per prevenire una delle sue manifestazioni più ricorrenti negli ultimi anni: quella che corre sui social network, sui cellulari, in generale sulla rete. Il ddl è ora alla Camera dei Deputati: mi auguro che possa essere rapidamente discusso e approvato. In questo momento - conclude Grasso - il mio pensiero è per questa giovane ragazza: spero si rimetta presto e superi al meglio questo terribile momento".

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