Compie il reato di violenza sessuale chi, contro la volontà della donna, mette una mano nella sua scollatura. Lo ha stabilito, come riporta lo Studio Cataldi, la Corte d'Appello di Palermo (sentenza n. 2605/2015) confermando la condanna nei confronti di un giardiniere tunisino.
L'uomo aveva fermato all'ingresso dell'abitazione, con la scusa del mancato pagamento dei suoi lavori, la figlia, appena maggiorenne, dei proprietari di un giardino presso cui aveva prestato servizio e aveva cercato di abbracciarla infilandole poi una mano nella scollatura. Denunciato per violenza sessuale, il tunisino era stato condannato in primo grado.
L'uomo ha cercato di dimostrare che il suo era stato solo un gesto maldestro , successivamente ha chiesto di considerarlo reato di molestia e non violenza sessuale ma la Corte d'Appello di Palermo ha confermato la condanna a un anno e due mesi di reclusione (con pena sospesa) al tunisino, oltre al risarcimento di 5mila euro e al pagamento delle spese legali.