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Salute: la neuroriabilitazione dei bimbi si fa giocando grazie a due robot

10 febbraio 2016 | 14.09
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Salute: la neuroriabilitazione dei bimbi si fa giocando grazie a due robot

Una neuroriabilitazione ludica grazie a due robot, 'Arm e Hand' (cioè braccio e mano) e 'Wrist' (polso): sofisticati macchinari per il trattamento riabilitativo delle patologie - sia congenite, sia acquisite - del sistema nervoso e muscolo scheletrico. Sono i robot presentati oggi al Bambino Gesu' di Santa Marinella, primo nel Lazio ad averli, grazie a una donazione della Fondazione Roma. "E' un approccio ludico, il bambino non si accorge di fare la riabilitazione e invece in una seduta fanno più di mille movimenti", ha spiegato Enrico Castelli, responsabile della Neuroriabilitazione pediatrica del Bambino Gesù. (Foto)

I dispositivi possono essere adattati alle difficoltà funzionali durante la crescita, a partire dall’età di 3 anni, e consentono di applicare i più moderni principi di apprendimento motorio, supportando e correggendo i movimenti delle braccia dei piccoli pazienti. 'Arm e Hand' consente l'alloggiamento dell'avambraccio e della mano e interagisce con i tentativi di movimento dei pazienti, guidandoli con 'gentilezza'. Nello specifico, il robot guida i movimenti della spalla e del gomito indispensabili per raggiungere gli oggetti e i movimenti di apertura e chiusura della mano necessari per l'azione di prendere e lasciare.

'Wrist' interagisce, invece, con i movimenti del polso e si integra funzionalmente con il modulo 'Hand'. Per afferrare degli oggetti è indispensabile, infatti, il corretto orientamento della mano. Altro aspetto innovativo risiede nella capacità dei robot di adattarsi ai progressi dei pazienti, modificando la modalità di interazione e consentendo una personalizzazione del trattamento.

Entrambi i robot saranno utilizzati da almeno 6 pazienti al giorno, che effettueranno sedute di circa un’ora. Per ciascuna seduta (ogni trattamento ne prevede in media 20) personale appositamente preparato adatterà i robot alle esigenze specifiche del bambino. Si stima che saranno circa 100 i bambini che in un anno potranno trarre vantaggio dai nuovi robot.

Momenti di grande emozione durante la presentazione dei robot quando hanno preso la parola le mamme dei bimbi che li utilizzeranno. "Questo e' un luogo magico dove i sogni si realizzano - ha affermato il presidente della Fondazione Roma, Emmanuele Francesco Maria Emanuele - Siamo lieti di proseguire la nostra collaborazione con il MARLab dell’ospedale Bambino Gesù (Santa Marinella e Palidoro). Dopo il progetto Lokomat, che ha consentito a bambini con disabilità motorie di tornare a camminare, questa volta ci siamo focalizzati sui deficit degli arti superiori, che limitano gravemente l’autonomia personale e la partecipazione scolastica e sociale dei piccoli pazienti".

"Ringraziamo davvero la Fondazione Roma, che ancora una volta torna a sostenere l’ospedale – ha detto la Presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc - Sono certa che insieme alla nostra nuova Fondazione Bambino Gesù, i nostri medici e i nostri ricercatori faranno grandi cose. Il compito principale dell’ospedale è quello di risolvere ogni grave complessità che interessi i pazienti e le loro famiglie. Grazie a questa doppia donazione, anche nell’ambito della riabilitazione motoria continueremo a fornire risposte sempre più all'altezza".

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