Rifiuti urbani e fanghi industriali interrati sotto il campo sportivo, l'asilo e il luna park. Lo hanno scoperto a Sannicandro Garganico, in provincia di Foggia, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Bari, grazie all’ausilio di georadar satellitari, apparecchiature magnetometriche e geoelettriche. Sono diversi gli interramenti di rifiuti localizzati nella regione Puglia. Molti di questi sarebbero discariche comunali improvvisate e attualmente non gestite e parzialmente censite. Nel recente passato le Autorità amministrative pugliesi, grazie a norme 'ad hoc' ed in particolare all' articolo 12 di un decreto presidenziale del 1982, hanno emesso ordinanze, causa emergenza rifiuti, per la realizzazione di siti provvisori per lo stoccaggio di Rsu, con l'obbligo della rimozione e bonifica successiva dello stato dei luoghi.
I carabinieri del Noe si sono adoperati, su delega delle Autorità Giudiziarie, alla verifica dei luoghi interessati da quella norma, constatando numerose violazioni ed in particolare la non rimozione di rifiuti, la mancata bonifica, la mancata messa in sicurezza, l'interramento di rifiuti speciali anche pericolosi ed addirittura in qualche caso adibiti ad uso agricolo, maneggio ed altro.
A Sannicandro Garganico la sorpresa più clamorosa nel corso di un monitoraggio dell'Ispettorato Generale per l’Emergenza Idrogeologica del Ministero dell’Ambiente: in pratica è emersa una vecchia discarica comunale autorizzata in emergenza dal sindaco dell’epoca e, invece di essere delimitata per vietarne l’accesso, era diventata un’area particolarmente frequentata da bambini, perché perennemente occupata da giostrai, e dotata di un campo da calcio e di un asilo nido.
Il sequestro da parte del Nucleo Operativo Ecologico di Bari ha consentito di vietare l’accesso indiscriminato e potenzialmente pericoloso alla zona di persone e in particolar modo di bambini e poter verificare lo stato dei luoghi sotterraneo con monitoraggio, scavo e carotaggio.
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