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Il Papa in Messico: "No ai privilegi per pochi, basta corruzione e narcotraffico"

13 febbraio 2016 | 18.49
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Il tweet: "Giovani speranza per il futuro"

Il Papa in Messico:

Un futuro ricco di speranza "si forgia in un presente fatto di uomini e donne giusti, onesti, capaci di impegnarsi per il bene comune". Sono le parole di Papa Francesco che, nel suo primo giorno a Città del Messico, incontra le autorità, il corpo diplomatico e la società civile. Ad accoglierlo c'è un vero e proprio bagno di folla."Penso e oso dire che la principale ricchezza del Messico oggi ha un volto giovane; sì, sono i suoi giovani. Un po’ più della metà della popolazione è composta da giovani. Questo - sottolinea il pontefice - permette di pensare e progettare un futuro, un domani. Questo dà speranza e apertura al futuro".

Il Pontefice mette in guardia da privilegi e benefici riservati a pochi: "L’esperienza ci dimostra che ogni volta che cerchiamo la via del privilegio o dei benefici per pochi a scapito del bene di tutti, presto o tardi la vita sociale si trasforma in un terreno fertile per la corruzione, il narcotraffico, l’esclusione delle culture diverse, la violenza e persino per il traffico di persone, il sequestro e la morte, che causano sofferenza e che frenano lo sviluppo".

Narcotraffico è metastasi che divora -"Vi prego di non sottovalutare la sfida etica e anti-civica che il narcotraffico rappresenta per la gioventù e per l'intera società messicana, compresa la Chiesa" dice il Papa. "Le proporzioni del fenomeno, la complessità delle sue cause, l'immensità della sua estensione come metastasi che divora, la gravità della violenza che disgrega e delle sue sconvolte connessioni, non permettono a noi, Pastori della Chiesa, di rifugiarci in condanne generiche, bensì esigono un coraggio profetico e un serio e qualificato progetto pastorale per contribuire, gradualmente, a tessere quella delicata rete umana, senza la quale tutti saremmo fin dall'inizio distrutti da tale insidiosa minaccia".

L'appello per casa, lavoro degno e cibo - "Ai responsabili della vita sociale, culturale e politica - ricorda il Papa - compete in modo speciale lavorare per offrire a tutti i cittadini l'opportunità di essere degni protagonisti del loro destino, nella famiglia e in tutti gli ambiti nei quali si sviluppa la socialità umana, aiutandoli a trovare un effettivo accesso ai beni materiali e spirituali indispensabili". "Abitazione adeguata, lavoro degno - aggiunge -, alimentazione, giustizia reale, una sicurezza effettiva, un ambiente sano e pacifico".

Papa Francesco, incontrando i vescovi messicani, affronta anche la questione dei migranti. "Permettetemi un'ultima parola per esprimere l'apprezzamento del Papa per tutto quanto state facendo per affrontare la sfida della nostra epoca, rappresentata dalle migrazioni. Sono milioni i figli della Chiesa che oggi vivono nella diaspora o in transito peregrinando verso il nord in cerca di nuove opportunità". "Molti di loro lasciano alle spalle le proprie radici per avventurarsi, anche nella clandestinità che implica ogni tipo di rischio, alla ricerca della 'luce verde' che considerano come loro speranza. Tante famiglie si dividono e non sempre l'integrazione nella presunta 'terra promessa' è così facile come si pensa", è il grido di dolore del Papa.

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