E' possibile ridurre debiti col fisco, Equitalia e banche. A spiegare come fare sul portale www.StudioCataldi.it è Floriana Baldino, esperta di diritto amministrativo e bancario. "La legge 3/2012 - spiega - ha introdotto una nuova disciplina in materia di sovraindebitamento per tutti i soggetti che non hanno i requisiti per fallire ma che vogliono ripartire da zero, chiudendo tutte le posizioni pendenti con il fisco e non solo".
"In pratica - continua - si tratta di un 'accordo di composizione della crisi', ove il consumatore in generale e non solo il contribuente, fa la proposta di un piano al fine di ricomporre il suo sovraindebitamento (con banche, fisco, ecc.). Il giudice valuta la proposta, sente le controparti interessate e chiamate in causa e, infine, se lo ritiene valido, omologa il piano di composizione della crisi da sovraindebitamento".
Fino a qualche anno fa questa legge non era stata vista con favore né dal fisco né dai giudici ma "negli ultimi tempi si è assistito invece - assicura l'esperta - ad una sua sempre maggiore applicazione". La legge "dà l'opportunità di accordare - prosegue - un c.d. 'saldo e stralcio' per tutti i debiti. Naturalmente la proposta va fatta dinanzi al tribunale ed il debito ristrutturato deve avere delle garanzie di 'capienza'".
Ma come si fa? "Il piano - spiega Baldino - deve essere redatto con l'ausilio di un professionista incaricato in luogo dell'organismo di composizione della crisi, albo speciale a cui si deve essere iscritti. Possono essere iscritti sia avvocati che commercialisti, che hanno il compito di valutare e garantire - conclude l'esperta - che ci siano tutti i requisiti di ammissibilità e affidabilità nel pagamento del debito".
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