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Chiesa, Europa resta maglia nera per le vocazioni

05 marzo 2016 | 17.49
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All'Europa resta la 'maglia nera' per le vocazioni. E' quanto emerge dai dati pubblicati nell'ultima edizione dell'Annuario curato dall'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa, pubblicati insieme a quelli dell'Annuario Pontificio 2016. In base alle cifre emerge come i cattolici nel mondo siano cresciuti di circa 160 milioni di unità tra il 2005 e il 2014, arrivando a sfiorare il miliardo e 300 milioni. Calano, invece, consacrazioni e candidati al sacerdozio soprattutto nell’ultimo triennio, con l’Africa che registra una costante crescita di battezzati, al contrario dell’Europa, che rimane fanalino di coda.

I dati elaborati dai contabili della Chiesa si basano su un arco di tempo di nove anni, dal 2005 al 2014. In questo periodo, i battezzati in Africa sono cresciuti del 40%, il doppio dell’Asia (20%) e tre volte e mezzo dell’intero continente americano, che ha registrato l’11% di aumento. L’Europa, nonostante ne ospiti quasi il 23% su scala mondiale, ha visto il numero dei cattolici crescere solo del 2%. La metà totale dei cattolici del mondo continua a vivere nelle Americhe, mentre al 2014 la presenza della Chiesa in Asia si aggira attorno all’11% e quella in Oceania al 16%.

Dal 2005 al 2014, i vescovi sono aumentati globalmente dell’8%, arrivando a oltre 5.200 unità. Anche qui, Asia (14,3%) e Africa (12,9%) hanno visto aumentare il numero dei pastori in misura doppia rispetto all’America e tripla rispetto a Europa e Oceania. Per quanto riguarda i sacerdoti - sia i diocesani che i religiosi - se ne contano oggi circa 416 mila. Dal 2005 al 2011 la loro crescita è stata progressiva ma dal 2011 al 2014 l’aumento di fatto è stato nullo.

Stesso discorso per i seminaristi, in aumento fino al 2011 poi le consacrazioni sono state "in continua discesa". Su 100 sacerdoti, l’Africa e l’Asia con 66 e 54 nuovi candidati mostrano una grande capacità di ricambio, mentre l’Europa registra solo 10 candidati su 100 sacerdoti, l’America 28 e l’Oceania 22.

I dati dell'Annuario registrano poi che le suore professe - al 2014 - erano 683 mila, i religiosi professi non sacerdoti oltre 54 mila e i diaconi permanenti 44 mila 500. È quest'ultima categoria, afferma l’Annuario, a costituire "il gruppo più forte in evoluzione" nel tempo: dai 33 mila nel 2005 ai 45 mila del 2014.

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