E' iniziato tutto con una lettera. Che don Paolo Steffano ha indirizzato alla Fondazione Bracco, per chiedere aiuto. Lui, parroco a Baranzate, si trovava di fronte a una situazione complessa da gestire, che richiedeva un intervento più ampio, a sostegno di una comunità che ha il record nazionale (64%) di nati stranieri e 72 etnie diverse in un solo Comune. E in Fondazione alla missiva è stata data risposta. Oggi il progetto 'Oltre i margini' sostiene, in collaborazione con il Cesvi, un progetto socio economico rivolto agli abitanti del Villaggio Gorizia, tra servizi sanitari, in collaborazione con il Centro Diagnostico Italiano e l'Ospedale Sacco; e di inserimento lavorativo con 'Fiore all'Occhiello', sartoria avviata dall'associazione La Rotonda nel 2014.
Tra le attività della sartoria rientrano l'affiancamento di mentori, donne migranti vicine per lingua e cultura a quelle impiegate in sartoria, che abbiano superato con successo le difficoltà di inserimento-lavorativo; l’attivazione presso la sede de La Rotonda di uno spazio baby-sitting part-time a cui le donne-madri impiegate in sartoria potranno affidare i bambini nei periodi extra-scolastici, l’apertura di un 'Caffè delle donne', dove le donne della sartoria, ma anche altre donne in cerca di un luogo di relazione, potranno incontrarsi e dialogare apertamente rispetto a problematiche comuni.
Parallelamente, 'Oltre i margini' promuove incontri di informazione e sensibilizzazione rivolti ai mariti, condotti da don Paolo Steffano, parroco di Baranzate. E ancora, formazione professionale specialistica di 2 donne della sartoria (stilista e addetta alle vendite) e il sostegno nella ricerca attiva di lavoro per donne e giovani, entrambi le attività realizzate in collaborazione con Axa Italia.
Da ottobre 2015, inoltre, 'La Rotonda' ha aperto a Baranzate uno sportello medico chiamato 'Porta della Salute'. Ora grazie al progetto 'Oltre i margini', l’attività di questo sportello viene potenziata e soprattutto arricchita del servizio di assistenza pediatrica, un pomeriggio alla settimana, garantito dal Centro Diagnostico Italiano che offrirà anche test gratuiti per la prevenzione del papilloma virus. Alle donne che frequentano regolarmente gli spazi de La Rotonda saranno rivolti incontri di in-formazione dedicati alla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale gestiti da esperti dell’Ospedale Sacco.
I giovani coinvolti negli incontri teorici saranno successivamente invitati ad attivarsi personalmente attraverso la partecipazione ad attività multimediali di sensibilizzazione rispetto al tema dell’Hiv promosse da Cesvi in collaborazione con La Rotonda. Nell’ambito del progetto saranno anche organizzati incontri di promozione per un’alimentazione sana ed equilibrata per le donne migranti in gravidanza e allattamento. A questi si aggiungeranno 10 laboratori di cucina rivolti a circa 8 donne condotti da un nutrizionista dell’Ospedale Sacco e una mediatrice culturale.
Per incentivare la partecipazione al laboratorio, al termine di ciascun incontro, sarà consegnato un pacco di alimenti freschi e secchi con cui preparare piatti sani e adatti alla propria condizione. La valutazione dell’impatto sociale del progetto nei 12 mesi, sarà parte integrante delle attività, grazie anche alla collaborazione con Università Bocconi, che accompagnerà i partner in questa specifica attività anche attraverso il coinvolgimento di 3 studenti partecipanti alla V edizione dell’iniziativa 'Dai un senso al tuo profitto'. I risultati e le best practices raccolte saranno presentate pubblicamente nel corso di un convegno, previsto a fine anno, con la partecipazione e la testimonianza di alcuni dei beneficiari.
"Da anni Cesvi promuove progetti a favore del coinvolgimento delle comunità migranti residenti in Italia che facilitino il dialogo interculturale. Oggi più che mai è necessario promuovere interventi a sostegno delle persone che vivono ai margini delle grandi città europee, come Milano. 'Oltre i margini' intende proprio favorire un modello di convivenza tra culture diverse a partire dalla riduzione dei gap socio-economici e culturali”, ha detto Giangi Milesi, presidente Cesvi.
“Nel Villaggio Gorizia di Baranzate sta operando un vero laboratorio di inclusione sociale che tocca aspetti fondamentali della vita, come il lavoro e la salute”, ha sottolineato Diana Bracco, presidente Fondazione Bracco. “E mi fa davvero molto piacere che a questo progetto lavorino fianco a fianco La Rotonda, una straordinaria associazione che sa coinvolgere quotidianamente i più deboli, il Cesvi e Fondazione Bracco".
"Di fronte al fenomeno migratorio che impatta pesantemente sulla vita delle periferie delle grandi metropoli, abbiamo sentito l’esigenza di fare qualcosa di concreto. Di dare un contributo, seppur piccolo, a favore- ha concluso - di soggetti spesso dimenticati e trascurati, perché dobbiamo essere tutti consapevoli, a iniziare da chi si candida a guidare la Grande Milano per i prossimi cinque anni, che se non si interviene sul tessuto sociale i problemi possono degenerare in modo drammatico, come testimonia la storia recente di tante metropoli europee”.
