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Giachetti come Jeeg Robot: "Per fare il sindaco a Roma ci vorrebbero i superpoteri"

29 marzo 2016 | 09.10
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In alto una scena del film 'Lo chiamavano Jeeg Robot' e sotto il candidato sindaco del Pd a Roma, Roberto Giachetti (foto da Facebook)
In alto una scena del film 'Lo chiamavano Jeeg Robot' e sotto il candidato sindaco del Pd a Roma, Roberto Giachetti (foto da Facebook)

"Per fare bene il sindaco di Roma ci vorrebbero i superpoteri. Come quelli che scopre di avere Claudio Santamaria nello straordinario film di Mainetti dopo aver fatto un bagno proprio qui. Ma forse no". Parla così Roberto Giachetti, candidato sindaco del Pd a Roma, che su Facebook cita la pellicola di Gabriele Mainetti, 'Lo chiamavano Jeeg Robot' la storia di un criminale di borgata che, dopo un incidente nel Tevere scopre di avere poteri sovraumani.

Un po' sindaco un po' supereroe. E perché no? In fondo, per governare la Capitale, avere i poteri da supereroe potrebbe solo aiutare. "Forse per fare il sindaco di Roma bastano poteri 'normali' - scrive Giachetti - La serietà e l'esperienza. La capacità di ascoltare le voci dei cittadini e non le chiacchiere del Palazzo. Il potere di dire no a chi ha più potere di te. Il potere di una storia pulita e di un futuro libero. Il potere di chi non si è mai fatto sedurre dal potere. Se ho questi poteri oppure no, sarete voi a deciderlo, con il vostro voto. Nel frattempo il tuffo nel Tevere me lo risparmio. 'Jeeg Robè' può aspettare".

I SUPERPOTERI DEL SINDACOPer fare bene il sindaco di Roma ci vorrebbero i superpoteri. Come quelli che scopre di avere...

Pubblicato da Roberto Giachetti su Lunedì 28 marzo 2016

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