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Crac Coppola, immobiliarista condannato a 9 anni per bancarotta

01 aprile 2016 | 15.50
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Danilo Coppola (Fotogramma)
Danilo Coppola (Fotogramma)

Alla fine è arrivata la condanna, a nove anni, per bancarotta. La parabola di Danilo Coppola, uno dei 'furbetti del quartierino' protagonisti della stagione delle grandi scalate bancarie, parte dagli affari immobiliari, passa per una ambiziosa avventura finanziaria e finisce nella lunga trafila di guai giudiziari, che lo hanno portato anche all'arresto, il 1 marzo 2007, e che saranno ricordati anche per l'evasione dall'ospedale San Sebastiano di Frascati, dove era in cura durante la detenzione. Oggi è arrivata la condanna a nove anni di reclusione a chiusura del processo per il dissesto, valutato attorno ai 300 milioni di euro, del suo impero immobiliare. Assolta invece la moglie, Silvia Necci, per la quale era stata chiesta la condanna a tre anni e quattro mesi. Una parabola, quella di Coppola, che dopo diversi momenti di gloria ha vissuto una fase discendente almeno dall'estate del 2006. I primi seri 'guai' giudiziari sono arrivati, infatti, con le indagini aperte dopo l'assalto ad Antonveneta da parte di Bpi e del tentativo di scalata a Rcs di Stefano Ricucci. In particolare Coppola, secondo la Procura di Milano, ha fatto parte dei cosiddetti 'concertisti', ossia degli alleati occulti di Fiorani e della sua Banca Popolare Italiana nella torbida scalata della banca padovana. Ma anche la Procura di Roma, da tempo, aveva messo nel mirino l'attivita' e il patrimonio dell'immobiliarista, gestito attraverso una complicatissima rete societaria fatta soprattutto di scatole cinesi. Il groviglio di societa', su cui l'immobiliarista non ha mai fatto piena chiarezza, vedeva il Gruppo Coppola riconducibile alle tre finanziarie di famiglia, Finpaco Real Estate, Finpaco Finance e Financo Properties, tutte con diramazioni lussemburghesi.

Un impero che Coppola ha voluto nobilitare attraverso partecipazioni finanziarie prestigiose e lo sbarco in grande stile nel mondo dell'editoria, con l'acquisto del quotidiano 'Finanza e Mercati'. L'immobiliarista è salito alla ribalta durante lo scontro per il controllo della Bnl fra il Patto di Sindacato che vedeva schierati Bbva, Della Valle e Generali e il Contropatto guidato da Francesco Gaetano Caltagirone e che, oltre allo stesso Coppola, riuniva altri soci fra cui i 'colleghi' Stefano Ricucci e Francesco Statuto. Il legame di Coppola con la Bnl risaliva pero' a due anni prima, quando il suo nome, fino ad allora conosciuto soprattutto in ambienti romani, con l'acquisto del 3% della banca romana è entrato di diritto nel circolo sempre meno ristretto della finanza che conta. L'ingresso nel capitale della banca di Via Veneto e' datato settembre 2003. Una presenza, la sua, da subito ingombrante. L'immobiliarista ha chiesto immediatamente un posto in consiglio d'amministrazione, provocando uno scambio polemico con il management dell'istituto di credito. Coppola ha messo da subito in chiaro che voleva 'contare' e che, da allora, non avrebbe più smesso di far parlare di se'. Accostato da sempre all'altro 'furbetto del quartierino' Stefano Ricucci, l'immobiliarista ne ha preso le distanze quando il vento è iniziato a cambiare, stigmatizzando pubblicamente il tentativo di scalata al Corriere della Sera dell'amico-rivale.

Coppola ha continuato a tirare dritto per la sua strada. Ogni suo sforzo pubblico è stato teso, infatti, a 'ripulire' la sua immagine da un passato spesso poco chiaro. In questa ottica, sono arrivati l'acquisto del 5% di Mediobanca e una serie di 'colpi' nel settore immobiliare che lo hanno portato fino all'acquisto di Ipi dal gruppo Zunino. L'incursione nel capitale di Piazzetta Cuccia, forse l'acquisizione piu' clamorosa della sua carriera, proprio nei giorni precedenti all'arresto del marzo 2007, ha registrato una rapida ritirata: arrivato a sfiorare il 5% (4,68%) e' poi sceso al 2,17% il 28 febbraio 2007, fino a uscire del tutto dal capitale. Altre partecipazioni eccellenti sono state quelle del 2,5% della Roma, societa' al cui riassetto l'immobiliarista ha contribuito anche con l'acquisto da Franco Sensi dell'Hotel Cicerone. Un interesse quello per il calcio che, almeno in una prima fase, sarebbe potuto diventare più consistente. L'immobiliarista aveva commissionato anche uno studio di fattibilità per l'acquisizione della societa' di Trigoria. Consistente anche l'attivita' nel settore alberghiero. Nel settore, una acquisizione dietro l'altra, con il fiore all'occhiello del Daniel's di via Frattina, a due passi da Piazza di Spagna, dove 'scendono' spesso modelle e stilisti di passaggio nella Capitale. Altra passione, nella vita nel complesso abbastanza riservata di Coppola, e' la barca. Era con il suo 27 metri che, nelle caldi estate sarde, si concedeva brevi parentesi mondane.

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