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Terrorismo: Polizia, cani antiesplosivo raddoppiati negli ultimi anni

03 aprile 2016 | 16.17
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Terrorismo: Polizia, cani antiesplosivo raddoppiati negli ultimi anni

Sono 90 i cani anti esplosivo a disposizione degli agenti della Polizia impegnati nella sorveglianza e nei servizi di sicurezza nelle città italiane, "ma diventeranno 105 alla fine di questo ciclo di addestramento. Rispetto agli anni passati il numero è raddoppiato", spiega all'Adnkronos Mario Cardea, dirigente del Centro coordinamento cinofili della Polizia di Stato di Nettuno.

Quattro mesi di addestramento e gli animali sono pronti ad affiancare gli agenti nel lavoro di vigilanza e ispezione dei luoghi cosìddetti 'sensibili'. Con l'innalzamento del livello di allarme antiterrorismo, i cani antiesplosivo della Polizia di Stato sono i più richiesti dalle istituzioni locali. "A Milano nel mese di marzo sono state circa 100 le operazioni che hanno previsto l'utilizzo dei cani anti esplosivo - spiega Cardea - a Roma molte di più essendo la città in pieno periodo di Giubileo".

I cani antiesplosivo sono solo Labrador "per le loro caratteristiche peculiari: non sono aggressivi, sono calmi e predatori - chiarisce il dirigente della polizia - Infatti, una volta che il cane trova l'esplosivo si siede e aspetta il bocconcino di premio. Il lavoro che facciamo è costante e richiede precisione e metodologia". Per avere un cane efficiente ci vogliono circa 16 settimane di lavoro, "non deve essere più piccolo di un anno e non deve avere più di di 26 mesi".

Non tutti i Labrador sono idonei, e ognuno di loro viene affidato all'agente "cercando di selezionare la persona in funzione del carattere del suo compagno a quattro zampe". I cani sono preparati a riconoscere "tutte le gamme di esplosivo conosciute, circa dieci".

Sono in costante allenamento, per questo vivono in casa con il loro 'conduttore' ma rimangono nei canili della polizia, "per esercitarsi tutti i giorni". In questo periodo "hanno lavorato moltissimo. Richiesti da molte questure italiane per i sopralluoghi e la perlustrazione luoghi ritenuti 'sensibili'" come aeroporti, stazioni ferroviarie, luoghi di culto o d'arte.

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