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La sentenza

Malasanità a quattro zampe, Yuma la meticcia vince in tribunale contro i veterinari

16 aprile 2016 | 09.16
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Immagine di repertorio (Xinhua)
Immagine di repertorio (Xinhua)

La malasanità? Non è solo una questione 'a due zampe'. Capita infatti che l'errore medico non riguardi solo gli umani, ma anche i loro migliori amici. E a volte con conseguenze irreparabili. E' il caso di Yuma, meticcia rimasta claudicante a causa di un intervento disastroso, prima cagnetta italiana ad essere risarcita da un tribunale per danni morali causati alla padrona dalle conseguenze di un'operazione andata malissimo. A raccontare la vicenda della bastardina è Il Giornale.

"La sentenza bestiale (nel senso migliore del termine) - spiega il quotidiano - è stata emanata il mese scorso dal Tribunale civile di Genova ed oggi torna di attualità sull'onda del boom di cause che hanno ad oggetto 'animali vittime di interventi o terapie con effetti invalidanti'". Con la sentenza n.1004/2016, "il giudice ha infatti riconosciuto il 'danno morale (quantificato in 4.500 euro) subito dalla proprietaria di una cagnolina meticcia di nome Yuma, sottoposta a operazione chirurgica a seguito di una diagnosi di displasia, dopo esami clinici molto sommari eseguiti da due veterinari. L'operazione - continua Il Giornale, che riporta la nota dell'associazione animalista Arca 2000 - aveva causato la lesione del nervo sciatico, per cui la cagnolina non solo non appoggiava più la zampa posteriore, ma la girava completamente indietro'. La proprietaria, ipotizzando le responsabilità dei veterinari ha fatto causa. E ha avuto ragione".

La sentenza ovviamente non cancella i danni provocati alla povera Yuma, che resterà claudicante a vita, ma si tratta comunque di un verdetto a suo modo 'storico' e sicuramente inedito nella sanità 'a quattro zampe', oltre che una sconfitta su tutta la linea per i veterinari e il loro avvocato che, spiega ancora il quotidiano, per la difesa aveva puntato "sull'equiparazione della cagnetta a un oggetto di nessun valore, non essendo Yuma neppure un animale di razza, ma semplicemente un bastardino".

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