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25 Aprile: Milano lancia ponte a Mediterraneo, in corteo contestata Brigata ebraica

25 aprile 2016 | 18.56
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25 Aprile: Milano lancia ponte a Mediterraneo, in corteo contestata Brigata ebraica

Sulle note di 'Bella ciao' si è tenuto a Milano il tradizionale corteo per le celebrazioni del 25 Aprile quest'anno 'dedicate' ai fronti relativi a quella che è stata definita la Resistenza di oggi: il Mediterraneo, le frontiere. Il sindaco Giuliano Pisapia, i candidati sindaci del centrosinistra e centrodestra, Beppe Sala e Stefano Parisi e il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini hanno sfilato per le vie del centro in una manifestazione, alla fine, senza incidenti di rilievo tranne qualche contestazione, non nuova sulla piazza milanese, alla Brigata ebraica. In migliaia si sono riservati in Piazza del Duomo per le celebrazioni finali.

"L'Olocausto oggi è nel Mediterraneo", dice Giusi Nicolini dal palco della manifestazione. "Fare il sindaco a Lampedusa è un'impresa - spiega - l'isola è una scheggia nel mare, ma ha salvato 300mila persone e ha 5.800 abitanti. Da sola - aggiunge - ha dato il primo abbraccio ai naufraghi. Se vogliamo che i profughi diventino cittadini vanno accolti perché non è dai barconi che arriva il terrorismo". La prima accoglienza è la base per la fratellanza secondo Nicolini, che conclude ringraziando Milano "per il suo grande spirito di accoglienza".

La Resistenza, la Liberazione, non si fermano al 25 aprile del 1945. "Perché di resistenza -ha affermato Giuliano Pisapia- c’è bisogno anche oggi, per combattere contro chi pensa che l’unica strada per superare le sofferenze che vediamo quotidianamente sia costruire muri, di filo spinato o di mattoni. C’è bisogno di resistenza per sconfiggere il ‘No’ al diverso, allo straniero, a chi fugge dalla guerra, dalla dittatura, dalla tortura, dalla miseria, dalla disperazione".

"Ricordiamo Giulio Regeni - ha dichiarato il presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia - e i morti del Mediterraneo e delle frontiere. La resistenza ha unito gente di ogni idea e provenienza e questa è ancora per noi la Festa della Repubblica. Se qualcuno non lo accetta vada pure al mare se non vuole partecipare al corteo".

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