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Caso Fortuna, Salvini: "Castrazione chimica e lavori forzati per chi ha ucciso la bimba"

29 aprile 2016 | 18.05
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Fiaccolata in memoria della piccola Fortuna Loffredo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Fiaccolata in memoria della piccola Fortuna Loffredo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Arrestato il mostro che a Napoli ha violentato e ammazzato una bimba. Per questo verme la galera non basta: castrazione chimica e lavori forzati, fino alla fine dei suoi miseri giorni". Così su Facebook il segretario federale della Lega Nord e presidente Ncs, Matteo Salvini dopo la svolta nelle indagini sulla morte della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni morta dopo essere precipitata da un balcone nel Parco Verde di Caivano (Napoli) il 24 giugno 2014.

Per i presidenti dei gruppi parlamentari della Lega di Camera e Senato, Massimiliano Fedriga e Gian Marco Centinaio "è urgente calendarizzare la nostra proposta di legge sulla castrazione chimica. A fronte dell'orrore di Napoli il governo dimostri coi fatti di voler agire efficacemente contro pedofili e stupratori".

Il senatore della Lega Roberto Calderoli sottolinea: "Qui andiamo oltre la violenza sessuale e la pedofilia: qui c'è anche l'omicidio e allora davanti a casi di questa ferocia, gravità ed efferatezza mi domando se sia stato un bene o un male aver abolito la pena di morte per una ristretta fattispecie di crimini come questi. Ma forse possiamo ripensarci ". "Basta pensare solo a tutelare Caino, cominciamo a pensare prima di tutto a salvare Abele, specie quando si tratta di bambini", aggiunge Calderoli.

"Anche in questo caso - sottolinea l'esponente del Carroccio - , come in altri casi analoghi purtroppo accaduti in passato, non posso non pensare che forse si sarebbe potuto evitare questo orrore se la mia proposta di legge sulla castrazione chimica per pedofili e stupratori seriali, fosse stata accolta dal Parlamento: se fosse già stata legge questo mostro forse non avrebbe colpito". Secondo Calderoli "tutti quelli che non vogliono la castrazione chimica per questi soggetti recidivi ora si interroghino e si facciano un esame di coscienza, perché tutti loro hanno una responsabilità morale per non aver impedito a questi mostri di commettere questi delitti".

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