Una ristoratrice era da tempo molestata da un suo ex dipendente, che faceva il lavapiatti nella sua azienda. Ora l’uomo è stato bloccato e arrestato dalla polizia per il reato di atti persecutori. E' accaduto a Roma.
Dopo il licenziamento, avvenuto alla fine dello scorso anno, l’uomo, cingalese di 28 anni, aveva iniziato a tormentare l’imprenditrice con continue richieste di denaro e, in alcuni casi, con la pretesa di essere riassunto. Lo straniero si è presentato quasi tutti i giorni davanti al ristorante, inveendo contro chiunque gli capitasse a tiro e in alcuni casi, per farlo calmare, era stato necessario anche l’intervento delle forze dell’ordine.
Con il passare dei mesi le richieste dell’ex lavapiatti sono diventate sempre più pressanti, trasformandosi in vere e proprie aggressioni, fisiche e verbali. Più di una volta, l’uomo ha anche minacciato di morte la donna e i suoi parenti, pedinando vari componenti della famiglia. Esasperata ed impaurita, la vittima si è rivolta agli agenti del commissariato Trevi Campo Marzio ai quali ha spiegato l’intera vicenda e denunciato il fatto. Vista la gravità della situazione, gli investigatori hanno immediatamente avviato le indagini e predisposto dei servizi di appostamento a tutela della donna.
Sabato scorso, dopo il blitz del cingalese, che ha cercato per l’ennesima volta di fare irruzione all’interno del locale per aggredire la titolare e terrorizzare i clienti con minacce di morte, l’uomo è stato bloccato e arrestato per il reato di atti persecutori.