cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 13:29
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Mangiano pizza avariata, quattro ricoveri per intossicazione a Pisa

19 maggio 2016 | 13.08
LETTURA: 3 minuti

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Quattro ricoveri per sospetta intossicazione alimentare da tossina botulinica a Castelfranco di Sotto (Pisa). Le persone coinvolte sono state ricoverate ieri, tre nel reparto di malattie infettive dell’Azienda universitaria ospedaliera di Careggi (Firenze) e una - un uomo di 58 anni - è in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva all'ospedale di Empoli con una sintomatologia apparsa, poi, compatibile con una intossicazione alimentare da botulino. "L'elemento comune tra tutti i casi, sebbene abbiano presentato sintomi diversi e di diversa gravità, è risultato il consumo di alimenti avvenuto nella serata di venerdì 13 maggio, acquistati presso la pizzeria 'Oasi della pizza' di Castelfranco di Sotto", precisa l'Ausl Centro Toscana.

Pur essendo in corso gli accertamenti che potranno definire con certezza la diagnosi di intossicazione da tossina botulinica e quelli relativi alla ricerca della tossina botulinica stessa negli alimenti sospetti, "vista la gravità possibile della intossicazione, si consigliano coloro che avessero consumato nell’esercizio sopra indicato pizze condite con olive, prosciutto cotto, verdure conservate di porre attenzione ai seguenti sintomi neurologici, rivolgendosi al proprio medico di famiglia o al più vicino Pronto soccorso", ricorda l'Ausl. Per la conferma diagnostica di laboratorio per i pazienti ricoverati sono necessari al massimo 4 giorni

I sintomi a cui prestare attenzione sono: visione sdoppiata e/o difficoltà nel mettere a fuoco le immagini, disturbi della deglutizione. L’intossicazione alimentare da botulino (non molto frequente, "si registrano circa una ventina di casi l’anno in Italia") deriva dall’ingestione di alimenti contenenti tossina e rappresentati più frequentemente da vegetali conservati da produzione casalinga, insaccati prevalentemente di origine non industriale e in minor misura da formaggi e conserve di carne o di verdure, sughi a freddo come il pesto. I sintomi si presentano in genere dopo 12-48 ore, ma possono manifestarsi anche fino a dopo otto giorni dall’ingestione.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza