Nella capitale l’82% delle strade presenta almeno una buca, il 55% ne conta più di una. Sono i dati diffusi dal Codacons relativi ai primi quattro mesi dell’anno, emersi dalla mappatura di buche e strade realizzata dall’associazione dei consumatori.
"In sostanza si registra una buca ogni 15 metri, mediamente larga 35 cm e profonda 4,5 cm - spiega il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma - Su 6500 km di strade capitoline, ben 4.900 km presentano problemi di tenuta dell’asfalto e il 33% delle grandi arterie, ossia una su 3, richiede interventi profondi di ristrutturazione e rifacimento”.
"Una situazione - osserva il Codacons - che ha effetti diretti sulla sicurezza, dal momento che nel 2016 si contano circa 1.400 incidenti stradali (auto e moto) legati alla presenze di buche sull’asfalto o allo stato dissestato delle strade, ossia 12 sinistri al giorno. Solo tra gennaio e marzo si sono registrati circa 2000 interventi dei vigili urbani per denunce connesse alle buche".
Contro il continuo riaprirsi di buche e voragini, l’unica possibilità, secondo il Codacons, "è vincolare ditte e ingegneri ai risultati: se una buca si riapre, i responsabili dei lavori pagano di tasca propria”.
“Anche perché, con le nuove norme introdotte di recente, in caso di incidente mortale provocato dal pessimo stato delle strade il Comune di Roma risponde in prima persona del reato di omicidio stradale”, conclude il presidente del Codacons.