''Un crollo che avviene nell'anniversario dell'alluvione del 1966. L'idea che cinquant'anni dopo lo straripamento dell'Arno ci sia un crollo di terra è una coincidenza inquietante. Per ricordare l'alluvione crolla la terra''. Così Vittorio Sgarbi all'Adnkronos sulla voragine di 200 metri apertasi sul Lungarno Torrigiani, vicino Ponte Vecchio, in pieno centro a Firenze.
''Ora ci dovranno essere delle verifiche ma di sicuro è preterintenzionale - dice lo storico dell'arte - Si può immaginare un difetto di manutenzione della città o di controllo, nel qual caso la responsabilità sarebbe dell'amministrazione. Il problema politico più preoccupante sarebbe una mancata verifica, dopo 50 anni, dello stato degli argini del fiume. Se invece la voragine è stata causata da una casualità, da una infiltrazione, non si può accusare nessuno''.
''Certamente è un segnale molto inquietante, è una situazione poco allegra e va subito verificato che la voragine non si possa estendere. La cosa più singolare è questa coincidenza con i 50 anni dall'alluvione, adesso crolla la terra''.
