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Como, arrestato per bancarotta ex sindaco Bruni

26 maggio 2016 | 13.49
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L'ex sindaco di Como, Stefano Bruni, è stato arrestato insieme ad altre quattro persone dalla Guardia di finanza di Lecco nell'ambito dell'operazione 'Margin Call'. Gli arrestati avrebbero contribuito a vario titolo alla "bancarotta di due società incaricate di pubblico servizio" e sono indagati per i reati di bancarotta concordataria e fallimentare aggravata, abusivismo finanziario e costituzione fittizia di capitale sociale. Tra i nomi spicca anche quello di Daniele Bizzozzero, patron del Lecco Calcio.

Gli arresti sono legati all'Aipa, la società incaricata da oltre 800 Comuni sparsi in tutta Italia di riscuotere i tributi locali e il cui patron, Daniele Santucci, è stato arrestato nel 2014 per peculato. Il danno causato dagli arrestati ad Aipa - alla quale è stato revocato nei giorni scorsi il concordato preventivo a causa delle gravi distrazioni effettuate dagli amministratori a ridosso della richiesta della procedura concorsuale - , ammonterebbe ad almeno a 150 milioni.

L'attività di indagine ha consentito di attribuire ad ogni attore il suo ruolo: Luigi Virgilio, il manager che avrebbe dovuto traghettare Aipa fuori dalla crisi, avrebbe continuato a drenare risorse pubbliche anche per mezzo di fatture pagate per consulenze di importi rilevanti. Con Aipa in stato di pre-fallimento Virgilio, senza una trattativa pubblica, conferisce - secondo i contratti di riscossione degli Enti Locali alla Mazal - società neo costituita, il cui capitale sociale è risultato pressoché nullo. Ed è proprio per costituire il capitale sociale di quest’ultima (18 milioni di dollari americani in titoli emessi dalla Jp Morgan, rivelatisi privi di valore alcuno così come fasulle sono risultate essere due polizze fideiussorie per 10 milioni) che Virgilio si è rivolto a Bruni e Bizzozzero.

"I due - spiegano gli investigatori - svolgono un ruolo assolutamente attivo nella intermediazione, contrattazione ed acquisto dei titoli (incassando tra l’altro centinaia di migliaia di euro per l'intermediazione) introducendo Demers Johannus, faccendiere olandese stabilitosi a Lugano, che detiene i centinaia di milioni di titoli Jp Morgan descritti". L’operazione, preceduta da diverse attività di perquisizione e sequestro di beni e disponibilità finanziarie su conti correnti per oltre 4 milioni di euro, ha visto l’impiego di oltre 50 militari nelle provincie di Milano, Monza e Brianza, Como e Pesaro Urbino.

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