Bitonto, migranti a spalare feci di cavallo durante corteo storico: polemiche su Facebook

Migranti addetti a spalare le feci dei cavalli del corteo storico che rievoca una battaglia del 1734. E' accaduto ieri a Bitonto, in provincia di Bari. La scelta degli organizzatori della sfilata in costume, l’associazione culturale ‘Accademia della Battaglia’, ha scatenato molte polemiche e critiche, specie dopo la pubblicazione di alcune foto, soprattutto su Facebook.

"La comunità e il Comune - spiega il sindaco Michele Abbaticchio all'Adnkronos - dimostrano sensibilità con i fatti perché abbiamo l'unico sportello Sprar e abbiamo accolto 120 migranti nella nostra Azienda di servizi alla persona. La Prefettura ci ha fatto i complimenti come modello di integrazione. Mi fa sorridere quello che sta succedendo", sottolinea.

"Poi i ragazzi - continua Abbaticchio - hanno liberamente aderito a una proposta dell’Accademia e non mi sento di gettare la croce addosso all'associazione che da 12 anni organizza questa manifestazione a titolo completamente gratuito. I ragazzi non sono stati presi per fame, come qualcuno ha detto, perché hanno due pasti, colazione e vitto, tutto retribuito con fondi del Ministero. Se hanno aderito, lo hanno fatto non per necessità ma per loro libera scelta. Può darsi che l'associazione abbia sbagliato a non proporgli anche altri ruoli. L'anno scorso e gli altri anni lo stesso ruolo (quello di spalatore ndr) è stato ricoperto da persone residenti e non di colore”.

E’ possibile che l'associazione “si sia ridotta all'ultimo momento. Gli immigrati – continua il primo cittadino - sono qui da due mesi mentre il corteo lo stanno preparando dall'anno scorso. Immagino che tutti i ruoli fossero più o meno coperti".

"E' stato forse un errore di opportunità. Rigetto qualsiasi accusa di 'Bitonto razzista' - afferma Abbaticchio - perché sta nei fatti e nei servizi che stiamo tenendo e che non sono previsti in nessun altro comune in questo territorio".

Su Facebook, Abbaticchio si era dichiarato fiero "di appartenere a questa città. Una città che ha la forza di indignarsi per rivendicare la parità di trattamento a favore dei nostri ospiti stranieri, peraltro accolti da una struttura comunale di prima accoglienza e oggi dall'Azienda di Servizi alla Persona con fondi ministeriali. E sono fiero anche di un'associazione di cittadini come l'Accademia che da più di un decennio stravolge e promuove l'immagine di un territorio, avendo come sola ricompensa l'amore che nutre per Bitonto".