cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 21:02
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Cultura

Rischia la chiusura l'unica libreria di Taormina, al via una petizione per salvarla

31 maggio 2016 | 18.26
LETTURA: 7 minuti

La libreria di Taormina
La libreria di Taormina

Tra una boutique all'ultima moda, il gelataio, lo street food e qualche venditore di cianfrusaglie, nel corso principale di Taormina spicca una vetrina colorata. All'esterno ci sono dei gerani rosso fuoco e delle piante verdi. La vetrina è piena di libri, con tutti i titoli più importanti nelle classifiche delle ultime settimane. La Liberia Bucolo è l'unica libreria di Taormina, perla del Mediterraneo, meta ogni anno di migliaia e migliaia di turisti, ma soprattutto la sede del prossimo G7. Eppure, i grandi della terra potrebbero non vederla quella libreria, nata nel 1998 dall'idea di due donne, Antonella Ferrara, vulcanica organizzatrice del Taobuk Festival, e Santinella Bucolo . La proprietaria della libreria vuole aumentare l'affitto, ma il costo non è sostenibile per le le due imprenditrici che rischiano di dovere chiudere da luglio la libreria. Ed ecco che nasce l'idea della petizione. In poco meno di ventiquattro ore sono state già raccolte centinaia di firme.

"Quando una libreria rischia di chiudere - come ha scritto Aldo Cazzullo, in prima pagina sul Corriere di pochi giorni fa - è sempre una perdita per tutti". E la chiusura è dietro l'angolo. "Ci serve l’aiuto di tutti voi per far sì che questo non accada, firmando questa petizione ci aiuterete a sollecitare gli Enti Pubblici e i privati a trovare una soluzione ed evitare che una libreria che da decenni è un punto di riferimento per il territorio, chiuda per sempre battenti. Diamo un segnale diverso. Insieme possiamo farlo", e' il grido d'allarme degli ideatori della petizione.

La Libreria Mondadori Taormina, fondata e gestita da Antonella Ferrara e Santinella Bucolo, ha rappresentato e continua a rappresentare la speranza che chi viene a Taormina possa sapere che Truman Capote, Roger Peyrefitte, Andrè Gide, Goethe, Tennessee Williams, e tutti gli altri, quello stesso luogo l'hanno amato, fino a farsene ambasciatori e renderlo eterno. "Tutti questi signori a cui abbiamo dedicato vie e piazze e scuole e fiumi di inchiostro, tutta questa allegra brigata di eminenze che chiamiamo a raccolta ogni volta che scriviamo pomposamente "la Perla dello Jonio", questi signori a cui attribuiamo lo status dorato di "classici" (che è come dire "eterni"), tutti loro potrebbero scomparire dalla circolazione, svaniti, evaporati - si legge nella petizione - La libreria di una Città che è stata rifugio e meta di scrittori e artisti in ogni epoca, è uno scrigno della Memoria. E' uno di quei luoghi che continuano a ricordarci chi siamo orgogliosi di essere. Finché quell'orgoglio ce l'abbiamo". La libreria di Taormina è una cosa di tutti, a cui ciascuno appartiene. Se ha ancora senso parlare di comunità, se ha ancora senso parlare di identità".

La libreria è stata aperta nel 1998 come unica libreria di Taormina indipendente. "Nel corso degli anni abbiamo iniziato a fare eventi, dando poi vita al Festival nel 201", racconta Antonella Ferrara all'Adnkronos. Nel 2012 le socie si sono affiliate a Mondadori, per evitare la chiusura "le librerie indipendenti ormai non riescono più a stare in piedi", dice sconsolata "pur mantenendo la mia autonomia concettuale nell’impostazione dell’attività". Ma il prossimo 30 giugno il contratto d’affitto scadrà e la proprietaria ha proposto alle due socie "delle condizioni di rinnovo insostenibili". Due anni fa Antonella Ferrara chiese all’amministrazione comunale di affidarle un immobile di proprietà del Comune ad equo canone. Ma non ha avuto risposta. "La chiusura della libreria sarebbe un grave danno d’immagine per la città e l’amministrazione, qualora decidessero di far morire l’unica libreria della città".

Anche Facebook si è mobilitata. Come ha denunciato la giornalista e scrittrice Serena Uccello: "A Taormina chiude l'unica libreria di Taormina. L'unica libreria di Taormina che in questi anni è stata motore culturale della città. Decine gli eventi organizzati dalla sua direttrice Antonella Ferrara che con il suo Taobuk ha portato a Taormina scrittori come David Grossmann solo per fare il primo nome internazionale che mi viene in mente mentre scrivo con la foga dell'indignazione. Perché sono indignata? Perché le ragioni che stanno dietro questa chiusura sono stupide, banali - ha scritto Uccello sui social - Insomma dal 30 giugno Taormina, Taormina sì proprio Taormina, resterà senza una libreria, avrà ancora una straordinaria libraia ma sarà una libraia senza libreria. Avrà ancora (forse) un Festival letterario ma senza libreria. Ora siccome questo è un non senso che può essere risolto assai facilmente: ecco risolviamolo". "Tra parentesi: il comune di Taormina possiede in centro tre immobili li ha messi tutti a bando per assegnarli ai privati. Ma sì sa le librerie sono creature fragili. Quindi la nostra libreria è rimasta fuori, schiacciata".

Ed ecco che arriva la replica del sindaco di Taormina Eligio Giardina: "Cercheremo di trovare una soluzione - dice all'Adnkronos - Sappiamo che non possiamo restare senza libreria". Ma dice anche che Taormina "ha un problema di natura finanziaria". "Siamo tra l'incudine e il martello - spiega - Da un lato la Corte dei conti che ci dice che dobbiamo mettere a reddito tutti i nostri immobili - dice - e dall'altra la libreria. Abbiamo il piano di riequilibrio a cui pensare". Ma Giardina è possibilista: "Sono convinto che riusciremo a trovare una soluzione". E l'assessore al Turismo della Sicilia, Anthony Barbagallo denuncia: "E' inconcepibile che l'unica libreria storica di Taormina, che ha promosso eventi di grande risonanza, come Taobuk, portando in Sicilia autori di fama internazionale, rischi di chiudere i battenti". "Mi auguro che il Comune di Taormina, il cui sindaco Giardina si è sempre dimostrato sensibile alle realtà culturali, si adoperi per trovare al più presto la soluzione che consiste nell'applicazione della direttiva del ministero dei Beni Culturali, di quattro anni fa, che prevede la concessione di un immobile alla libreria dietro pagamento di un equo canone. E' inaccettabile- conclude Barbagallo -che Taormina, che si appresta ad ospitare eventi di una certa portata internazionale, come il G7, possa rischiare di perdere la sua libreria, che dal 1998, è fonte ispiratrice di eventi culturali di un certo spessore". Intanto il tempo scorre e lo sfratto è dietro l'angolo.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza