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'Ndrangheta, preso boss latitante Fazzalari secondo più pericoloso d'Italia

26 giugno 2016 | 09.43
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Ernesto Fazzalari
Ernesto Fazzalari

I Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato nelle prime ore di oggi il latitante Ernesto Fazzalari, il secondo dei ricercati per pericolosità e importanza in Italia dopo Matteo Messina Denaro. " Grazie a giudici e forze dell'ordine. Viva l'Italia", ha subito commentato su twitter il Premier Matteo Renzi.

L'operazione è avvenuta a Molochio, nella frazione Monte Trepitò. I carabinieri del Reparto operativo, del Gruppo Intervento Speciale e dello Squadrone Cacciatori Calabria hanno scovato il latitante in un complesso di caseggiati in zona aspromontana. "La fuga dei criminali ha sempre un termine" ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, congratulandosi con i carabinieri. "Alla giustizia non si sfugge - evidenzia Alfano - Sono queste le vittorie che ci confortano e ci sostengono nel cammino difficile, ma possibile, contro il crimine organizzato e sono il premio per un lavoro incessante delle forze dell'ordine e dei magistrati, portato avanti con pazienza, determinazione e alta professionalità".

Fazzalari risultava irreperibile dal 1996 e deve scontare una condanna all'ergastolo per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, porto e detenzione illegale di armi ed altro. Viene ritenuto elemento di vertice dell’articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante prevalentemente in Taurianova, Amato e San Martino di Taurianova e con ramificazioni in tutta la provincia e in altre in ambito nazionale.

Sorpreso nel cuore della notte, il latitante non ha opposto resistenza e, subito dopo l’irruzione degli operatori del Gis, ha fornito le proprie generalità lasciandosi ammanettare. Nel corso della perquisizione è stata rinvenuta una pistola con il relativo munizionamento e altro materiale ritenuto di interesse e suscettibile di ulteriori approfondimenti investigativi.

All’interno dell’abitazione, al momento dell’irruzione, era presente anche una donna di 41 anni, che è stata arrestata per i reati di procurata inosservanza di pena, concorso in detenzione di arma comune da sparo e ricettazione. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta presso il Comando provinciale Carabinieri di Reggio Calabria alle 11 di oggi.

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