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Contraffazione

5 trucchi per riconoscere i soldi falsi /Video

01 luglio 2016 | 08.43
LETTURA: 4 minuti

Immagine di repertorio di alcune banconote false (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio di alcune banconote false (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Riconoscere una banconota contraffatta da una vera non richiede doti particolari: chiunque, grazie a qualche dritta, è in grado di scovare i soldi falsi e rifiutarne la consegna. Come ricorda il portale 'laleggepertutti.it', chi viene trovato in possesso di denaro contraffatto o cerchi di spenderlo è passabile di un procedimento penale, visto che tratta di un reato sanzionato dal codice penale.

Ma come riconoscere soldi falsi? Nonostante oggi esistano diversi apparecchi a scansione ottica in grado di distinguere le banconote contraffatte da quelle originali, si possono seguire una serie di consigli per riconoscere, anche a occhio nudo, i soldi falsi. E se la contraffazione riguarda sia le banconote sia le monete, per contrastare i falsari, la zecca ha ideato alcuni sistemi ad hoc, come la stampa sul bordo delle banconote di caratteri in sovraimpressione o la tecnologia bimettalica per le monete da 1 e 2 euro.

La prima regola da seguire per capire se siamo di fronte a soldi falsi è fare attenzione alle dimensioni, alla nitidezza e alla brillantezza dei colori, oltre che alla perfezione della stampa e agli effetti di chiaroscuro e di profondità delle immagini. Per quanto riguarda le banconote, queste si compongono di una carta fatta di fibre di puro cotone che al tatto mostrano una particolare consistenza e sonorità: è per questo che si dice che, stropicciando una banconota 'vera', si dovrebbe sentirla 'cantare'.

Su tutte le banconote, inoltre, è presente la cosiddetta 'stampa calcografica', un particolare tipo di stampa a rilievo, percepibile con il polpastrello delle dita, quando viene passato sui caratteri. Per scoprire se i soldi sono falsi è sufficiente passare le punta delle dita sulla banconota in modo da scoprire se sussistono elementi di stampa in rilievo. Una banconota falsa si distingue da quella vera anche per l'assenza della filigrana, una tecnica di stampa che consente di vedere, tenendo le banconote in controluce, ulteriori figure non presenti sulle due facciate della banconota stessa. È anche presente il filo di sicurezza microscritto, di colore scuro, che attraversa la banconota in verticale.

Sulle banconote da 5, 10 e 20 euro c'è poi una striscia 'olografica': muovendola si vede il simbolo dell'euro o il valore della banconota. In particolare, inclinando la banconota si può osservare, sul retro, una striscia brillante sulla quale è presente il simbolo dell'euro e il valore della banconota. Sulle banconote da 50, 100, 200 e 500 euro, invece, c'è una piccola placca la cui immagine cambia, muovendo la banconota.

Sia sulle strisce sia sulle placchette olografiche devono essere presenti dei buchini visibili controluce: si tratta di fori che compongono il simbolo dell'euro. Se la banconota è autentica, tenendola in controluce si potrà vedere chiaramente la cifra completa nonché una striscia iridescente posta verticalmente che brilla e cambia leggermente colore.

In particolare, muovendo la banconota cambia l'immagine visibile nell'ologramma, presente sul lato destro. Tenendo la banconota in controluce nell'ologramma si scorge poi il simbolo dell'euro formato da perforazioni. Ai lati c'è anche la cifra del valore in caratteri molto piccoli. In caso di dubbio sulla genuinità della banconota è comunque possibile aiutarsi con una lente d'ingrandimento. Passandola sulla cartamoneta è possibile leggere delle sottili iscrizioni (microcaratteri) che devono apparire nitide e non sfocate, presenti sia sul fronte che sul retro della banconota.

Se ci si accorge di essere in possesso di una banconota falsa o se ne ha il sospetto, la prima cosa da fare è evitare di spenderla o di spacciarla ad altri: il rischio è un procedimento penale. E' opportuno recarsi presso uno sportello di qualsiasi banca o ufficio postale o presso una filiale della Banca d'Italia. Se l'impiegato ritiene che si tratti di moneta contraffatta ha l'obbligo di ritirarla dalla circolazione e trasmetterla all'amministrazione centrale della Banca d'Italia a Roma, dove viene esaminata dal nucleo di analisi per le banconote sospette di falsità (Nac).

Al cittadino che abbia consegnato la moneta falsa, l'impiegato di banca deve rilasciare un verbale e una copia della banconota, a titolo di ricevuta. Se il Nac della Banca d'Italia accerta la legittimità della banconota, l'importo viene rimborsato, senza alcuna trattenuta, con vaglia cambiario della Banca d'Italia. In caso contrario, ossia qualora venga confermata la falsità della moneta, nulla è dovuto al cittadino che, pertanto, sopporterà la relativa perdita economica.

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