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Reggio Calabria: scoperti furbetti del cartellino/I precedenti

06 luglio 2016 | 12.55
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Reggio Calabria: scoperti furbetti del cartellino/I precedenti

Ancora un caso di ''furbetti del cartellino''. Questa volta sono finiti nel mirino dei carabinieri di Reggio Calabria 24 dipendenti pubblici che prestavano servizio al comune di Oppido Mamertina. Gli indagati sono ritenuti responsabili dei reati di concorso in false attestazioni, con modalità fraudolenta, della presenza in servizio e truffa aggravata e continuata in danno di ente pubblico. Si tratta solo dell'ultimo caso di assenteisti nella pubblica amministrazione. Ecco i precedenti più recenti:

- 15 GIUGNO 2016: I carabinieri della compagnia di Maddaloni danno esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura, nei confronti di 16 indagati, tutti dipendenti della Asl di Caserta, tra cui 5 dirigenti, in servizio presso il Distretto 13 di Maddaloni. ​Gl​i indagati, 9 finiti agli arresti domiciliari e 7 sospesi dal pubblico impiego, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di truffa e false attestazioni o certificazioni in concorso, con le aggravanti di aver commesso il fatto in danno di un ente pubblico​.

- 8 GIUGNO 2016: I carabinieri arrestano sette dipendenti dell'ufficio comunale di Stroncone, nel Ternano, destinatari di una misura cautelare emessa dal gip del locale Tribunale, nell’ambito del contrasto all’assenteismo nella pubblica amministrazione, per truffa aggravata continuata in concorso.

A maggio finiscono agli arresti domiciliari 13 dipendenti comunali a Foggia

- 25 MAGGIO 2016: I carabinieri di Asti denunciano 13 dipendenti dell'Agenzia delle Entrate che, secondo l'accusa, timbravano il cartellino e poi si allontanavano arbitrariamente dal posto di lavoro per futili esigenze di carattere personale.

- 9 MAGGIO 2016: A Foggia 13 dipendenti comunali finiscono agli arresti domiciliari e altri sette vengono sospesi dall'esercizio dei pubblici uffici per il reato di truffa ai danni dello Stato. Tra gli arrestati anche un dirigente.

- 21 APRILE 2016: Ufficialmente erano a lavoro mentre invece uscivano dall'ufficio per fare la spesa, portare la macchina dal meccanico o dedicarsi a passeggiate sul lungomare di Rossano. La guardia di finanza scopre 12 furbetti del cartellino dipendenti dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza e in servizio a Rossano. Nove dipendenti vengono colpiti dagli arresti domiciliari e tre vengono sottoposti all'obbligo di presentazione all'autorità giudiziaria.

- 26 MARZO 2016: Un medico, in servizio presso l'ospedale ''Regina Margherita'' di Comiso, nel ragusano, viene denunciato per truffa aggravata ai danni di un ente pubblico. Il medico, per anni, avrebbe timbrato il badge per poi andare in sala giochi. (segue)

A marzo indagati vigili e dipendenti polizia municipale a Ercolano

- 17 MARZO 2016: A Ercolano 35 vigili e dipendenti della Polizia municipale vengono indagati dalla Procura di Napoli per episodi di assenteismo. Tra gli indagati figurano vigili urbani in attività o in pensione e impiegati amministrativi. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla sezione reati contro la pubblica amministrazione della procura partenopea, gli indagati avrebbero più volte marcato il badge all'ingresso in servizio per poi lasciare il luogo di lavoro.

- 16 MARZO 2016: Ad Avellino 21 dipendenti dell'Asl vengono sospesi dal servizio e indagati per truffa. Gli assenteisti potevano contare su colleghi 'complici' che timbravano il cartellino per loro. Durante le indagini, effettuate anche con videocamere nascoste, gli investigatori hanno rilevato il comportamento di una guardia giurata predisposta alla vigilanza interna, che con un cacciavite ha tentato di rimuovere una delle microcamere nascoste.

- 25 GENNAIO 2016: A Pachino, nel siracusano, sette dipendenti del Comune vengono indagati dalla guardia di finanza per truffa allo Stato: timbravano, poi uscivano per fare shopping e passeggiate, commissioni personali anche fuori provincia o addirittura per andare a caccia. (segue)

A gennaio nel mirino nove dipendenti Museo Arti e Tradizioni popolari a Roma e il caso Sanremo

- 8 GENNAIO 2016: Nove dipendenti del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma vengono sospesi per un anno dall'esercizio dei pubblici uffici: i carabinieri avevano scoperto come, sistematicamente, dopo aver timbrato l'ingresso con il badge, i nove dipendenti, di età compresa tra i 43 e i 65 anni, si allontanassero dal posto di lavoro oppure timbrassero per conto di altri colleghi che arrivavano più tardi rispetto all'orario previsto o che addirittura non si presentavano al lavoro.

- 10 DICEMBRE 2015: Otto dipendenti dell'ospedale "Cardarelli" di Napoli, impegnati al centralino del nosocomio, vengono denunciati dalla polizia per truffa aggravata e continuata. Dalle indagini degli agenti del Commissariato Arenella, eseguite tramite l'acquisizione delle riprese di telecamere di vigilanza, appostamenti e pedinamenti, era emerso infatti che su 11 dipendenti in servizio presso il centralino, funzionante sulle 24 ore e con la previsione di una presenza media di tre unità per turno, ben otto erano ideatori e artefici di un collaudato sistema attraverso il quale, pur figurando presenti in tre, era in effetti uno solo di essi a garantire la presenza.

- 22 OTTOBRE 2015: Timbravano il cartellino e poi se ne andavano via - uno a fare canottaggio - oppure si facevano timbrare il cartellino da un collega per coprire ritardi o uscite anticipate: nel corso di un'operazione della compagnia della guardia di finanza 35 dipendenti del Comune di Sanremo finiscono agli arresti domiciliari, otto persone vengono colpite dalla misura cautelare dell'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, 71 denunciati a piede libero.

L'indagine porta alla luce che su 528 dipendenti comunali, 196 hanno commesso irregolarità nella timbratura dei cartellini e nella presenza sul luogo di lavoro.

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