Sbeffeggiato, offeso, umiliato, insultato e anche picchiato. Un sacerdote ultrasettantenne, da tempo allettato, ospite di una casa di riposo per preti, è diventato la vittima per mesi di sette tra infermieri e operatori sociosanitari, che stamani soni stati arrestati dai carabinieri e messi ai domiciliari con l'accusa di vessazioni e maltrattamenti.
L'indagine, condotta dai carabinieri della compagnia di Firenze e del Nas e coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze (il titolare dell'inchiesta è il pm Sandro Cutrignelli), è scaturita da una denuncia presentata dalla direzione del Convitto Ecclesiastico (struttura parasanitaria gestita dall'Associazione di Previdenza fra i Sacerdoti della Toscana) e dalla Società Auxilium, incaricata dell'assistenza infermieristica. E' stato un dipendente a segnalare comportamenti non professionali da parte di alcuni operatori.
Le indagini, supportate anche dall'installazione di alcune microtelecamere, hanno rilevato che sei operatori sociosanitari del Convitto Ecclesiastico di Firenze e un infermiere della Società Auxilium, durante l'espletamento delle loro mansioni, hanno ripetutamente maltrattato un anziano sacerdote, ospite della struttura, affetto da una grave patologia totalmente invalidante.
Gli indagati avrebbero tenuto nei confronti della vittima "comportamenti caratterizzati da spregio, derisione, turpiloquio, vilipendio del ministero religioso, con pesanti ed espliciti riferimenti ad atti sessuali, gesti scurrili, complessivamente umilianti, prevaricanti, ispirati alla deliberata provocazione, e in alcune occasioni inflitto percosse senza motivo". Dal complesso delle attività investigative, condotte con la stretta collaborazione della direzione del Convitto Ecclesiastico, non sono emersi episodi di maltrattamenti verso altri anziani sacerdoti, né alcuna condotta irregolare nelle aree comuni frequentate dagli ospiti della struttura.
Gli elementi probatori raccolti nel corso delle indagini sono stati accolti dal gip del Tribunale di Firenze, Dolores Limongi, che ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei sette indagati, nonché disposto cinque perquisizioni a carico di altri soggetti, operazioni tutte eseguite questa mattina.
