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Scontro treni in Puglia, Cantone: "Corruzione non fa realizzare infrastrutture adeguate"

14 luglio 2016 | 12.11
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Raffaele Cantone (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Raffaele Cantone (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Le immagini delle lamiere accartocciate dei treni scontratisi in Puglia, un incidente "probabilmente frutto di un errore umano ma sarà la magistratura ad accertarlo", sollevano "un collegamento con l'argomento di cui parliamo oggi", ovvero la corruzione che non fa realizzare infrastrutture adeguate. Lo ha detto il presidente dell'Anac Raffaele Cantone, all'inizio della presentazione della Relazione dell'Autorità nazionale anticorruzione nella sala Koch del Senato. Cantone ha detto che l'incidente "è frutto e conseguenza di un problema atavico del nostro Paese: la difficoltà nel fare infrastrutture".

Cantone lancia però un segnale di speranza: "Mi sento di poter affermare che iniziano a intravedersi le prime tracce degli 'anticorpi' che si stanno inserendo nel sistema". I dati sull’incremento considerevole delle segnalazioni nel 2015 "testimoniano oltre che la fiducia riposta nell’Autorità, di cui siamo orgogliosi, un 'risveglio' da parte di operatori e cittadini, stanchi di un sistema spesso incapace di gestire risorse pubbliche destinate a opere e servizi fondamentali per la collettività".

L’Autorità, spiega il presidente, "ha sempre sostenuto che la corruzione non può essere affrontata attraverso azioni unilaterali ma richiede, piuttosto, interventi molteplici e contestuali. Oltre all’attività repressiva, svolta egregiamente dalla magistratura, sono necessari un’efficace azione di prevenzione da parte di tutti gli attori in campo e un cambiamento culturale da parte di cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche".

"Proprio perché consapevoli della necessità di coinvolgere le tante energie in campo per condurre quella che deve essere una 'battaglia comune' e per superare la logica autoreferenziale dei 'compartimenti stagni', l’Autorità - ricorda Cantone - ha strutturato nel tempo una rete di rapporti istituzionali, sia a livello internazionale che nazionale, per favorire lo scambio delle informazioni e una più efficace azione di prevenzione e contrasto della corruzione".

Sul piano interno, Cantone ricorda "la collaborazione con la Guardia di finanza, nostro interlocutore istituzionale principale, con cui lavoriamo quotidianamente, anche per le verifiche ispettive; il protocollo operativo con l’Arma dei Carabinieri, che ha già dato vita a un controllo sugli appalti delle mense scolastiche, esteso a quasi 300 imprese; l’intesa con il Dipartimento della pubblica sicurezza, in fase di finalizzazione, volta a perseguire azioni coordinate di prevenzione e contrasto dei fenomeni di corruzione". Un "importantissimo risultato raggiunto nel 2016 è la condivisione con la Procura Generale presso la Corte di Cassazione di una convenzione-quadro tra l’Anac e i singoli Uffici di Procura. Scopo di questi accordi, che stiamo man mano siglando con molte Procure, in primis quelle di Roma e Milano - spiega Cantone - è di regolare in modo stabile lo scambio delle informazioni attinenti a indagini e procedimenti di rispettiva competenza. Si tratta di un risultato che, anche per la mia appartenenza all’ordine giudiziario, voglio rimarcare; l’ottima accoglienza ricevuta dagli uffici giudiziari smentisce, infatti, ogni (malevola) illazione circa (inesistenti) rischi di sovrapposizione di attività!".

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