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Accappatoi e ciabatte, anche i miliardari rubano in hotel: le rivelazioni dell'albergatore dei vip

21 luglio 2016 | 16.54
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(Fotogramma)
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Nessun nome, neanche sotto tortura, ma Salvatore Madonna, uno degli albergatori italiani più conosciuti a capo della catena Soft Living Places non ha problemi a rivelare che anche agli ospiti più esclusivi, che alloggiano in suites da 5.000 euro a notte, piace riportarsi a casa qualche piccolo souvenir dell’albergo.

Il proprietario dell'esclusivo e lussuoso Hotel Byron di Forte dei Marmi, che ospita professionisti e industriali italiani e europei, e famose star internazionali come Naomi Campbell, Donatella Versace e Daniel Craig (i quali però nulla hanno a che vedere con gli episodi indicati sottolinea Madonna) , ha elencato gli oggetti che, in base alla sua esperienza, sono i più ricercati. "Una delle cose più ambite, credo sia ancora l'accappatoio di spugna con logo dell'albergo. È uno degli oggetti che viene preso più volentieri, seguito subito dopo dal posacenere e dall’ombrello" ha dichiarato l’imprenditore.

Tra i desiderata compaiono anche le ciabatte di spugna, i prodotti da bagno come shampoo e bagnoschiuma, il calzascarpe rigorosamente in legno, le grucce e i sacchetti cortesia in stoffa che l’albergo mette a disposizione dei suoi ospiti per la biancheria. "Se viene rubato o portato via l’ombrello dell’albergo, è comunque divulgare il proprio logo al di fuori della struttura. Ci sono elementi che ci fa piacere vengano presi e altri un po' meno". Poco gradita infatti, è la sottrazione di amenities come le profumazioni da camera, i cartellini per maniglia 'Non disturbare', i portachiavi o le candele personalizzate che i clienti trovano nella stanza e che dovrebbero essere utilizzati al loro interno. Gli oggetti che i clienti sottraggono dalle suite rappresentano un danno economico e nel caso del 'boutique hotel' di Salvatore Madonna il costo annuo si aggira intorno ai 5.000 euro.

Ma qual è la politica attuata dal Byron contro i “cleptomani” dell’albergo? "Abbiamo un buon numero di clienti affezionati che tornano ogni anno e il rischio di andarli a aggredire o punire sarebbe controproducente. Sicuramente con gli avventori di una volta e via, cerchiamo di essere più attenti possibili. Se ci sono cose di valore facciamo in modo di controllare prima della loro partenza che siano in camera, perché sarebbe altamente spiacevole dover chiedere 'Scusi è stato lei a prenderlo?' e poi magari non sono loro i colpevoli. Attribuire una eventuale sottrazione a un cliente sarebbe grave nel caso non fosse vero".

Nonostante non vengano presi provvedimenti seri nei loro confronti, Madonna ammette di riportare informazioni utili sui “clienti particolari” su una lista, così "qualora un certo atteggiamento non fosse confacente con quello che noi riteniamo educato, corretto e giusto, potremo pensare di metterlo in un'eventuale lista nera".

Anche le guest star di fama internazionale, del mondo della moda, dello spettacolo o della musica, non sono immuni dalla tentazione di mettere in valigia un piccolo ricordo dell’albergo. "Ci chiedono di portarsi via le profumazioni che usiamo nelle camere, gli accappatoi, suppellettili che abbiamo nel ristorante, come un particolare piatto e ovviamente non gli diciamo di no".

Secondo Madonna dietro questi piccoli furti non c’è solo il fatto di portare a casa il ricordo di una vacanza ma ci sono anche altri aspetti come “aver trovato un prodotto, un oggetto di non facile reperibilità che si vuole prendere per un piacere intrinseco perché non lo si trova da un’altra parte e allora intanto lo prendo. Altre volte sono elementi che qualcuno porta a casa sua per cercare di farli propri e quindi richiedere a un negozio o a qualcuno che li possa riprodurre proprio perché li trova particolarmente piacevoli”.

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