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'Sopravvivere' a un viaggio in auto con i bimbi? Si può, ecco come

28 luglio 2016 | 13.06
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(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

E’ possibile partire per le vacanze in macchina con dei bambini e non sentirsi ripetere almeno 10 volte (se va bene) la domanda 'quanto manca?' Chissà, bisognerebbe fare un sondaggio tra i genitori. E ripetere 'manca poco' dopo neanche un'ora che sei partito e davanti a te hai almeno altre 6 ore di viaggio (escluse le soste) non sempre è una buona idea. Perché ti può capitare che, partito da Roma, tuo figlio arrivato a Valmontone (poco più di 50 km dalla Capitale) possa decidere di indossare i braccioli per il mare anche se il punto d’arrivo è la Puglia.

Esistono però dei modi per distrarre i giovani passeggeri, cercando di far sì che il viaggio non diventi un vero e proprio incubo per i genitori. Innanzitutto è necessario scegliere bene l’orario in cui si parte. Qualcuno preferisce partire di notte, verso le 3, in modo che i più piccoli per la maggior parte del tempo dormano. In quel caso bisogna fare i conti con la propria stanchezza: bisogna chiedersi se ce la si sente di affrontare un viaggio avendo dormito poche ore e con addosso la stanchezza di una settimana accumulata (o addirittura di un anno di lavoro).

Anche se in molti sconsigliano di partire nelle ore più calde, si può pensare di approfittare del riposino pomeridiano e, a seconda delle esigenze, partire subito dopo pranzo o in tarda mattinata (non dimenticate però le non tanto belle tendine parasole). L’importante è non partire mai con i minuti contati: le pause fanno parte della strategia per rendere un viaggio in auto meno faticoso. I bambini hanno bisogno di sgranchirsi le gambette e distrarsi anche facendosi un giro in un’area di ristoro: certo lì il problema può diventare poi come uscire senza aver acquistato un giocattolo! Tra l’altro un’eventuale sosta più lunga o imprevista, avendo fretta di arrivare, sarebbe un ulteriore motivo di stress per il genitore al volante.

A questo punto, rimangono le ore in cui i più piccoli restano svegli in auto. Bisogna trovare un modo per distrarli. A parte avere sempre a portata di mano anti-nausea, nel caso in cui i bimbi soffrano il mal d’auto, è necessario, oltre ad acqua, succhi e qualche snack, circondarli di ciò che è in grado di farli ‘sentire a casa’ e divertirli. Un mezzo è senza dubbio la musica: ai più piccoli piace ascoltare canzoni che conoscono, cantarle e magari fare qualche mossa (compatibile con lo stare seduti in auto). Quindi portarsi dietro cd con i loro brani preferiti per cantarli insieme a loro può essere una buona idea. Così come portare con sé un tablet sul quale siano disponibili i cartoni animati che vedono di solito o film senza i quali non riescono a stare senza neanche un giorno, quelli che sono capaci di vedersi anche tre volte di seguito. Alcuni bimbi più di altri amano disegnare: gli si può chiedere di prendere spunto dal paesaggio che hanno intorno. In questo caso avere a portata di mano un vassoio sul quale appoggiare l’album o i fogli è utile. Vassoio che può essere utilizzato anche per giocare a carte.

Fino a qualche fanno, con i più grandicelli, era molto divertente individuare a quale città appartenessero le sigle delle targhe dell’auto. Ora però si può giocare a pari e dispari. Dalla targa della macchina che ci ha appena superato si può prendere l’ultima cifra, assegnando un punto a chi ha scelto i pari o i dispari. Vince chi arriva prima a 10 o 20. Si può anche sommare tutte le cifre e vedere se il risultato è pari o dispari. Le lettere delle targhe possono invece essere utilizzate come iniziali di nomi di animali, città, cose o persone.

C’è sempre il classico ‘E’ arrivato un bastimento carico di…' e si dice una lettera dell'alfabeto. Gli altri devono dire a turno una parola che inizia con quella lettera. Chi non risponde entro 5 secondi perde. Naturalmente non si possono ripetere parole già dette. O ancora: bisogna indovinare la parola che viene detta al contrario (tipo anihccam per macchina). Infine: si può scegliere una categoria di nomi (città, persone, animali, ecc). Uno dice l’ultima sillaba e bisogna indovinare la parola.

Certo non sarà un viaggio rilassante ma almeno, forse, la convivenza in auto non sarà disastrosa.

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