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Terremoto, si scava ancora: 250 morti. Renzi: "Primi 50 milioni e tasse bloccate"

25 agosto 2016 | 06.58
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Terremoto, si scava ancora: 250 morti. Renzi:

E' di 250 il bilancio aggiornato delle vittime del violento terremoto che ha colpito il Centro Italia. E' quanto ha detto Titti Postiglione, direttrice dell'ufficio emergenza della Protezione civile, nel corso di una conferenza stampa a Roma. Trecentosessantacinque i feriti in ospedale, mentre secondo i dati del soccorso alpino nell'area marchigiana 23 persone sono state estratte vive dalle macerie. "Le vittime accertate finora qui sono 205" dice all'Adnkronos Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. "All'appello mancano dodici-tredici persone tra cui due bambini".

Il Cdm ha deliberato, ha detto il premier Renzi, "lo stato di emergenza e i primi 50 milioni di euro per i primi interventi necessari, il blocco delle tasse che il ministro Padoan si accinge a firmare: tutte misure iniziali ma che sono il primo segno di attenzione per i territori terremotati". "Prima di essere dei politici, siamo degli uomini. Per questo ora diamo la priorità al dolore e alle lacrime" ha detto Renzi. Dolore, lacrime, ma anche "grande orgoglio" per la "straordinaria reazione popolare", che c'è stata, "in Italia e anche all'estero". "E' stata una gigantesca calamità naturale'', ma ora "la priorità di questo governo è la ricostruzione". Per quanto riguarda i tempi della ricostruzione assicura:"Vogliamo procedere il più veloce possibile". "L'Italia non deve avere una concezione solo emergenziale. Nella gestione dell'emergenza siamo i più bravi del mondo, ma non basta. Adesso serve un salto di qualità per affermare la cultura della prevenzione".

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Sempre ad Amatrice è stato effettuato dai carabinieri il primo arresto per sciacallaggio. A eseguirlo i carabinieri del comando provinciale di Rieti che hanno messo le manette ai polsi di un 45enne napoletano, sorpreso nel pomeriggio nella frazione Retrosi, mentre tentava di forzare con un cacciavite la serratura di un'abitazione disabitata .

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Proprio nel centro della provincia di Rieti è stato evacuato il Palazzetto dello Sport perché, a quanto si apprende dalla Protezione Civile, sono in corso controlli sulla struttura, visto che la terra ad Amatrice e nelle altre zone colpite dal sisma continua a tremare. Nel Palazzetto dello Sport è allestito un centro di accoglienza e tra ieri e oggi è servito anche come deposito per derrate alimentari oltre che per il ricovero di alcune persone. In particolare, nella struttura sono ospitate 300 brandine, mentre altre 500 sono allestite nella tendopoli adiacente.

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Intanto si continua a scavare. Dalle macerie dell'istituto delle suore, proprio all'inizio del corso di Amatrice, "sono state tirate fuori tre persone, stiamo cercando una quarta", riferisce Marco Piergallini, dei vigili del fuoco di Roma, sul posto insieme agli altri soccorritori e alle unità cinofile. L'obiettivo è "tirare fuori tutti quelli che si presume siano dentro sia dalle testimonianze che da quanto viene tracciato dalle strumentazioni", spiega. L'edificio, sventrato e accartocciato su se stesso, è un cumulo di macerie, mentre la ruspa sposta i detriti, i vigili del fuoco proseguono le ricerche anche con l'aiuto dei cani da salvataggio.

"Da ieri stiamo lavorando con tutte le nostre forze. Questa mattina all'alba abbiamo ripreso le ricerche di eventuali dispersi con i cani da macerie ma c'è solo stata una flebile segnalazione che stiamo verificando. Per il resto nulla", racconta all'Adnkronos Paolo Cortelli Panini del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, da ieri al lavoro senza sosta con 60 uomini nella zona di Pescara del Tronto, la frazione di Arquata tra i centri più colpiti, quasi raso al suolo dal sisma. "Per tutta la giornata - spiega - andremo avanti a scavare".

E mentre per molti sfollati, si calcola siano almeno 2.500, è stata una notte trascorsa in tenda, la terra ha continuato a tremare nelle zone colpite ieri dal devastante sisma . Nella notte si sono verificate oltre 60 repliche, con la scossa più forte, di magnitudo 4.5, registrata dall'Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) alle 5,17 di questa mattina a una profondità di 10 chilometri. L'epicentro è tra Accumoli, nel Reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Altre scosse registrate dall'Ingv sono avvenute nella zona di Rieti alle 4,51, magnitudo 3.9, e due minuti dopo nella provincia di Ascoli Piceno, con una magnitudo di 2.8.

E una nuova forte scossa è stata avvertita intorno alle 14.36 di oggi ad Amatrice. Non appena si è sentita la terra tremare, i soccorritori e la protezione civile sono usciti dal centro operativo per effettuare le verifiche: un nuovo crollo sarebbe infatti avvenuto in un edificio già in parte sventrato dal sisma, proprio vicino alla sede del Comune, dove è allestito il centro operativo.

La scossa avvertita ha una magnitudo di 4.3. La scossa, rilevata dall'Ingv, è avvenuta a una profondità di 10 km.

L'Enea "sta preparando 6 squadre di esperti per la verifica dell'agibilità degli edifici ancora in piedi". Ad anticiparlo all'Adnkronos è Massimo Forni responsabile del Laboratorio di ingegneria sismica e prevenzione emergenze dell'Enea.

La Protezione civile ricorda inoltre che sono attivi i seguenti numeri verdi informativi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555; numero verde della Protezione Civile delle Marche 840001111. Per la raccolta di offerte di beni e servizi in favore delle popolazioni colpite, la Regione Lazio e la Regione Marche hanno attivato due caselle di posta dedicate: per il Lazio le offerte possono essere inviate a sismarieti@regione.lazio.it. Per le Marche il riferimento è prot.civ@regione.marche.it. È infine attivo il numero solidale 45500, tramite cui è possibile donare due euro a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto inviando un sms o chiamando da rete fissa.

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