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L'esperimento

'Mi piego ma non mi spezzo', il palazzo di legno che resiste al terremoto /Video

30 agosto 2016 | 10.17
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Il palazzo di legno del progetto Sofie (foto Cnr-Ivalsa)
Il palazzo di legno del progetto Sofie (foto Cnr-Ivalsa)

Può resistere alle violente scosse del terremoto una palazzina in legno di 7 piani e 24 metri d'altezza? A dimostrarlo, nel 2007, è stato il progetto di ricerca sull'edilizia sostenibile Sofie (Sistema Costruttivo Fiemme), teso a definire prestazioni e potenzialità del sistema costruttivo X-Lam (Cross Laminated Timber): pannelli lamellari di legno massiccio di spessore tra i 5 e i 30 centimetri incollati a strati incrociati. Una tecnica nata in Germania e perfezionata in Italia, grazie alla collaborazione tra l'Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ivalsa) e la Provincia Autonoma di Trento.

Ebbene, nell'esperimento è stato simulato il terremoto che ha colpito la città giapponese di Kobe il 17 gennaio 1995, quando alle ore 5.46 la terra ha tremato per 30 secondi a una magnitudo 7,2 sulla scala Richter. Oltre a causare ingenti danni a strade ed edifici, provocò anche la morte di quasi seimila persone. Da allora il governo giapponese ha rafforzato ulteriormente gli investimenti per la ricerca e la prevenzione antisismica. E sempre nel 1995 a Miki, qualche decina di chilometri da Kobe, viene costruita la piattaforma sismica sperimentale più grande al mondo, in grado di riprodurre qualsiasi terremoto, anche di elevatissima magnitudo: 'E-Defense', dove la lettera E sta per Earth, terra.

È su questa piattaforma che nel 2007 viene eretta una palazzina in legno di 7 piani e 24 metri di altezza, per essere sottoposta alla stessa onda sismica che colpì Kobe, considerata la più distruttiva per le opere civili. Mai al mondo, prima, una struttura interamente di legno di tali dimensioni aveva resistito a una simile forza d'urto. Il palazzo, come si vede nel video pubblicato da Cnr-Ivalsa, ha oscillato per qualche secondo, si è sollevato leggermente ed è subito tornato nella sua posizione iniziale, riportando danni minimi e riparabili con semplici interventi.

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